Venerdì 16 dicembre, gli alunni di IV e V ginnasio del Liceo Classico G.B. Bodoni di Saluzzo, accompagnati dai Proff. Claudia Luciano, Silvia Fenoglio e Diego Ponzo, si sono recati a Torino alla Biblioteca Nazionale Universitaria, istituita nel 1720: la prima biblioteca a essere aperta ad ogni tipo di pubblico.

Inizialmente conteneva circa ventimila volumi riguardanti raccolte civiche, gabinetti universitari e fondi della libreria ducale; alcuni però sono andati persi durante i vari incendi che hanno colpito la Biblioteca. Uno dei più gravi fu quello del gennaio 1904; le cause non sono del tutto chiare ma si pensa che probabilmente da una delle stufe negli appartamenti dei custodi sia scaturita la scintilla che portò alla perdita dell'archivio storico e di un terzo del patrimonio dei manoscritti.

Questi ultimi sono stati poi in parte recuperati anche se l'operazione di restauro è stata molto complicata in quanto i manoscritti bruciati oltre a essere diventati un blocco di pietra si erano uniti tra loro. L'8 dicembre 1942 la biblioteca venne di nuovo incendiata a causa dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa volta però la parte dei manoscritti più importanti era stata trasferita precedentemente a Montiglio d'Asti, evitando così una grave perdita. Successivamente la Biblioteca divenne troppo grande per la sede di Via Po, quindi venne trasferita nelle ex-Scuderie di Palazzo Carignano.

Agli studenti sono stati mostrati alcuni dei manoscritti più preziosi contenuti nella Biblioteca come, ad esempio, il Messale Rosselli del 1360 proveniente dalla Spagna. Nonostante l'incendio, questo documento ha mantenuto la sua struttura ad eccezione della legatura che è andata persa ma è stata ricostruita fedele all'originale. Il Messale si apre con un calendario con segni zodiacali e ogni pagina è miniata.

Alcune miniature presentano colori molto intensi e spesso irriproducibili; nel restauro è stata quindi difficile la salvaguardia delle cromie poiché il processo di lavaggio dei manoscritti può compromettere la conservazione del colore.

Le cornici miniate rappresentano importanti testimonianze storiche poiché mostrano scene di quotidianità e strumenti musicali del tempo permettendo quindi di conoscere meglio la cultura di quegli anni.

Altro importante manoscritto mostrato agli studenti è quello che racchiude alcune delle partiture di Vivaldi in particolare "Orlando finto pazzo" e alcuni concerti da camera. Lo spartito de "Tempesta di mare" non presenta la grafia di Vivaldi bensì del padre. Caso molto raro ma presente in questo manoscritto è il fenomeno del "libro aperto" che consiste nello scrivere lo spartito tutto di seguito senza mai andare a capo. Grande l'emozione di noi studenti nello sfiorare i documenti originali del grande musicista!

Successivamente gli studenti hanno visitato la mostra "A passo di danza" contenente il fondo bibliografico donato alla Biblioteca Nazionale Universitaria da Gianni Secondo, un medico reumatologo appassionato di danza ma gravemente malato. Il 12 gennaio 2011, consapevole della malattia ormai terminale, firmò l'atto di donazione del proprio straordinario fondo bibliografico alla Biblioteca.

Nel pomeriggio gli studenti si sono recati alla storica fabbrica di pianoforti "Piatino" dove, attraverso un modello ingrandito dell'interno dello strumento, è stata loro illustrata efficacemente la struttura del pianoforte, composto da 88 tasti e 3 pedali. La parte più importante del piano è la tavola armonica, considerata il "cuore dello strumento" formata da pannelli congiunturati, spessi al centro e sottili ai lati, che consentono l'amplificazione del suono.

Alcuni studenti si sono poi esibiti sul bellissimo “gran coda” Steinway, esposto per l'occasione.

Ancora una volta le attività di approfondimento legate al Progetto di Cultura Musicale si sono rivelate davvero coinvolgenti ed interessanti!

Virginia Casetta
V Ginnasio
Liceo Bodoni - Saluzzo