Il 2016, un anno ricco di soddisfazioni per la Coralità Viucese

Silvia Migliorero, presidente del coro con sede a Viù (Torino), illustra le significative trasferte a Lourdes, Parigi e Roma

Si conclude il 2016, un anno ricco di soddisfazioni  per la Coralità Viucese, coro a quattro voci miste con sede a Viù (Torino), che, nato con l’intento di recuperare il patrimonio musicale tradizionale, ora esegue anche brani di musica sacra, polifonia classica e contemporanea.


Ne parliamo con la presidente dell’Associazione, Silvia Migliorero, che ricorda le esperienze musicali più significative dell’anno 2016: i concerti a Lourdes e a Parigi tra fine marzo e inizio aprile e il concerto a Roma in ottobre, cui è seguita la partecipazione al Giubileo delle Corali.


«Il pellegrinaggio a Lourdes è stato per noi un’esperienza nuova: come tutti, siamo stati nei luoghi in cui è vissuta Bernadette, alla Grotta, abbiamo visitato le basiliche, la città e il castello, ma abbiamo anche vissuto dei momenti di riflessione e preghiera molto particolari: nella chiesa parrocchiale in cui abbiamo animato la S. Messa con i nostri canti, durante la Via Crucis e la processione dei malati, ma soprattutto quando abbiamo avuto la possibilità di cantare nella Grotta prima del Rosario delle 18. Con la musica, il silenzio e il sentito raccoglimento che già erano palpabili quando siamo arrivati, sono diventati ancora più concreti e profondi, e si è creata un’atmosfera di un’intensità indescrivibile tra noi e tutti coloro che erano venuti lì a pregare.


Non meno toccanti sono stati l’incontro con i ragazzi della Comunità Cenacolo di Bartrès, che ci hanno raccontato come stanno cercando di uscire dalla dipendenza da alcool e droghe, e quello con Alessandro De Franciscis, responsabile del Bureau Médical. La sera abbiamo poi avuto l’opportunità di condividere la processione aux flambeaux con migliaia di giovanissimi ragazzi con disabilità, provenienti da 14 nazioni del mondo, accompagnati da altrettanti volontari: un qualcosa che fa davvero riflettere al di là di ogni credo religioso e che fa sperare che il bene possa ancora trionfare sulle atrocità che sentiamo ogni giorno.


Da Lourdes ci siamo poi spostati a Parigi, dove abbiamo splendidamente coniugato il turismo con il canto e dove abbiamo spesso stupito altri visitatori, che sentendoci cantare si sono fermati a lungo ad ascoltarci: sulla Tour Eiffel, alla Sainte Chapelle, alla Conciergerie…


Il concerto ufficiale della Coralità Viucese, organizzato dall’Associazione “Les Ritaliens” in collaborazione con il Gruppo Alpini sezione Parigi e con Bruno Lanteri, presidente dell’Associazione culturale “Armonia” di Torino, si è tenuto sabato 2 aprile, a Livry Gargan, nella regione dell’Île-de-France, insieme  al coro di ANA Monte Sillara di Bagnone. I due cori si sono esibiti in una chiesa gremitissima di pubblico, in buona parte immigrati italiani a Parigi. La serata si è conclusa con una Cena di Gala, in cui alcuni ragazzi e ragazze della Coralità Viucese hanno fatto una piccola sorpresa ai cugini d’oltralpe: hanno indossato i costumi tipici della Valle di Viù e hanno ballato alcune “corente”, accompagnati alla tastiera dal loro direttore di coro Vittorio Guerci, coinvolgendo così nelle danze moltissimi dei presenti».


«L’ultima – in ordine cronologico - grande opportunità che ha avuto la Coralità Viucese – prosegue Silvia Migliorero – è stata quella di tenere un concerto a Roma, in via della Conciliazione, nella Chiesa di S. Maria in Transpontina, lo scorso 21 ottobre. La serata aveva lo scopo quello di far conoscere l’operato di S.F.E.R.A., Associazione che, come ha illustrato Monsignor Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, opera in Italia e all’estero a favore di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico, economico e cerca di promuovere fortemente il dialogo e la cultura, quindi anche la musica. Il pubblico intervenuto, molto numeroso, ha mostrato grande entusiasmo e interesse per i brani proposti.


Nei due giorni successivi la Coralità Viucese ha partecipato al Giubileo delle Corali. Nell’anno del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, infatti, è stato pensato uno spazio anche per le Corali, che ogni domenica si sforzano di coinvolgere i fedeli nella Liturgia.


Dopo l’Udienza papale di sabato mattina 22 ottobre, tutti i coristi pervenuti al Giubileo si sono ritrovati in Aula Paolo VI, per tenere un concerto ed eseguire tutti assieme, accompagnati dall’orchestra “Fideles et Amati”, guidati dal Coro della Diocesi di Roma e diretti da Mons. Marco Frisina, una serie di brani preparati nei mesi precedenti, tra cui l’Ave Verum di Mozart, Jesus Bleibet di Bach e l’Alleluja di Haendel. Una sensazione incredibile cantarli in 8.000 persone in Sala Nervi!


Il mattino seguente, abbiamo fatto con gli altri cori il pellegrinaggio e il passaggio attraverso la Porta Santa. Alle 10.30 abbiamo poi partecipato alla Messa in San Pietro cui è seguito l’Angelus in Piazza. Per l'occasione l'accesso alla celebrazione eucaristica in chiesa è stato riservato ai soli coristi. È davvero difficile descrivere a parole l’emozione che si prova nel sentire cantare attorno a te l’intera basilica di San Pietro e nel farne parte!».


A commento di questa chiacchierata con Silvia Migliorero, oltre ai meritati complimenti per i successi ottenuti, mi pare doveroso sottolineare come il forte impegno extra professionale di tutti componenti di questo coro abbia portato a ottimi risultati musicali, che contribuiscono a far conoscere e apprezzare la Valle di Viù,  in Italia e anche all’estero. 


Nel 2017 nuovi impegni attendono la Coralità Viucese. Il primo di questi è il concorso regionale di canto corale indetto dall’Associazione Cori Piemontesi, che si terrà proprio a Viù nel weekend del 20-21 maggio e che vedrà la Coralità Viucese impegnata e coinvolta anche dal punto di vista organizzativo e logistico, nell’accogliere i cori che vi parteciperanno e che proverranno da tutto il Piemonte. Sono inoltre previsti altri progetti musicali, che dovrebbero dare nuovamente l’opportunità al coro di esibirsi all’estero. Ma di questi renderemo conto il prossimo anno!

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Articolo pubblicato il 22/12/2016