Bruxelles - "Evasione a gogo sotto la presidenza Junker"

La denuncia di Mario Borghezio, parlamentare europeo della Lega Nord

 E´ quanto denuncia Mario Borghezio, membro della Commissione di indagine Panama Papers, sulla base del rapporto di Eurodad, citato dal Corriere Economia, secondo cui, dopo lo scandalo LuxLeaks, la quantità di “sweetheart deals” (accordi fiscali di interesse fra Stato e multinazionali), anziché diminuire, é aumentata di quasi il 50% e precisamente da 547 nel 2013, a 972 nel 2014, arrivando a 1444 alla fine del 2015.

Borghezio ci ha riferito che

“queste offerte sono tenute rigorosamente segrete al pubblico e conseguentemente non é dato conoscere il contenuto dei relativi accordi. Lo scandalo LuxLeaks e diversi casi di aiuti di Stato in corso hanno dimostrato che queste occasioni creano la base per un´evasione fiscale su larga scala da parte di una serie di grandi imprese, tanto nei paesi sviluppati che in quelli invia di sviluppo. E guarda caso, in primis ciò avviene in larga parte in Belgio ed in Lussemburgo...”.

Borghezio ha altresì dichiarato che i governi europei continuano a firmare trattati controversi, che minano la tassazione anche nei paesi in via di sviluppo. In totale i paesi che rientrano nella relazione citata hanno siglato 752 trattati di questo tipo. In media questi trattati abbassano le aliquote nei paesi in via di sviluppo di 3,8 punti percentuali, drenando risorse preziose e pienamente legittime.

Borghezio ci ha segnalato in conclusione come questi dati dimostrino chiaramente quanto siano risultate inefficaci le misure anti-evasione di cui si vanta la Commissione Juncker:

"visto che hanno avuto l´unico risultato di massimizzare i profitti dei “soliti noti”, cioè di banche e varie entità finanziarie superlativamente abili nel consentire alle multinazionali di mascherare gli attivi attraverso società di comodo ubicate nei paradisi fiscali”.

 

 

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Articolo pubblicato il 17/12/2016