Torino, Ospedale Oftalmico, Contro gli sprechi di Saitta la mobilitazione continua!

Ieri mattina presidio in via Juvara contro la smobilitazione di una struttura che funziona nel sistema sanitario regionale


Ieri era una giornata gelida, ma centinaia di persone dopo aver partecipato alla santa Messa in onore di santa Lucia, protettrice della vista nella cappella dell’ospedale, hanno voluto cingere la facciata del nosocomio per esprimere lo sdegno e la contrarietà per la decisione insana della giunta regionale ove il duetto Chiamparino – Saitta intende perseguire con ogni mezzo e spreco di denaro pubblico, nonostante le difficoltà tecniche insorte, il trasferimento delle attività espletate in via Juvarra, in uno spezzatino tra l’ospedale dermatologico e il Giovanni Bosco.

La chiusura del glorioso nosocomio di via Juvarra, è oltretutto oltraggiosa alla memoria di colui che con fondi personali l’ha edificato. Infatti Casimiro Sperino, pioniere piemontese dell’oculistica, con un lascito che la vincola a vantaggio dei torinesi, a metà ottocento si era prodigato per creare questa struttura che ha raggiunto negli anni primati qualitativi a livello europeo.

Oltre al presidente del Comitato a difesa dell’Oftalmico Pier Carlo Perruquet erano presenti i consiglieri regionali Gian Luca Vignale, anche a nome dei colleghi di Forza Italia, impegnati nella seduta del consiglio, Maurizio Marrone capogruppo di FdI ed i consiglieri comunali Roberto Rosso, ex candidato sindaco e Andrea Russi del M5S, anche in rappresentanza dei colleghi impegnati al consiglio regionale.

Ognuno ha potuto riepilogare come oltre agli ingenti stanziamenti disposti dalle precedenti giunte regionali per l’adeguamento tecnico e ambientale dell’Oftalmico, numerosi ordini del giorno e molteplici prese di posizioni sono state presentate  nei consigli regionale,  comunale e in numerose circoscrizioni, ove anche il PD annoverava ed annovera la maggioranza relativa.

Sorge una domanda angosciante, sul perché nonostante il sorprendente disastro elettorale di primavera del PD alla  elezione del sindaco di Torino, le indifendibili e impopolari decisioni di Saitta non restino minimamente scalfite, da mugugni e disagi che in colloqui privati, autorevoli esponenti del PD esprimono.

Non vorremo formulare accuse a vanvera, ma quando si parla di Saitta questi interrogativi emergono, da parte di molti. Forse il tempo ci fornirà, come nel caso di altri “invincibili” spiegazioni non certo lusinghiere.

Gian Luca Vignale, oltre ad annunciare ulteriori manifestazioni e prese di posizioni, ha annunciato che nelle prossime settimane, il comitato Salviamo gli Ospedali”    depositerà alla segreteria dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, le firme autenticate di migliaia di Piemontesi che chiedono il referendum abrogativo della famigerata delibera regionale 1-600 che ha causato e sta causando la chiusura non solo dell’Oftalmico, ma anche di altri reparti e strutture ospedaliere in tutto il Piemonte, da Susa ad Acqui terme.


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Articolo pubblicato il 14/12/2016