Torino, “Umberto Veronesi, medico, scienziato, laico

Sabato 17 dicembre il Centro Pannunzio ricorda il clinico insigne recentemente scomparso

Non si è spento l’eco della sua fama ed il ricordo dell’Uomo Umberto Veronesi deceduto l’8 novembre scorso all’età di 91 anni  non è certo sopito. Non si riconosce al protagonista a cavallo dei due secoli solamente il ruolo di clinico insigne, il che, considerati i livelli raggiunti e le realizzazioni portate a termine sarebbe già di per sé geniale.

Si ricorda l’Umanista, l’uomo politico e lo studioso  che  si è anche dedicato  a grandi battaglie d’impegno civile. Veronesi ha ideato progetti, formulato proposte e assunto posizioni  di spicco nel campo della Bioetica, della Politica, come ministro della Sanità e parlamentare e in modo particolare si è distinto nel riconoscimento del rispetto della personalità dell’Uomo malato.

Non sfuggono la poliedricità del suo genio e l’analisi della sua testimonianza nei programmi del Centro Pannunzio.

Sabato 17 dicembre alle ore 17 nella sede del Centro in via Maria Vittoria, 35, Alessandro Comandone, Presidente dell'Accademia di Medicina di Torino, Pier Franco Quaglieni, storico e Direttore generale del Centro “Pannunzio” e Giuseppe Piccoli, già preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Torino e nefrologo insigne, ricorderanno Umberto Veronesi parlando sul tema “Umberto Veronesi, medico, scienziato, laico”.

Il clinico insigne è stato lo straordinario protagonista della lotta contro i tumori e maestro di una ricerca mossa da curiosità instancabile, fondata su solide basi culturali e libera da pregiudizi.
“A lui si devono, afferma Pier Franco Quaglieni,  non soltanto risultati clinici inimmaginabili ancora pochi decenni or sono, ma anche il successo di un impegno continuo nel sostenere il diritto di ognuno, guarito o ammalato, di vivere la propria vita con dignità e serenità, confortato dalla solidarietà di chi gli è accanto e con lui affronta la malattia.”

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Articolo pubblicato il 14/12/2016