Le espressioni sprezzanti, manifestate anche con la gestualità dall’assessore Saitta nel corso della riunione del consiglio regionale del 6 dicembre  con il sostegno compatto dei consiglieri del PD, nel mentre si apprestava a bocciare ben due mozioni presentate da Forza Italia e dal M5S, ha aumentato lo sconforto da parte di tantissimi aderenti al Comitato a salvaguardia dell’Ospedale Oftalmico che hanno quasi raggiunto le 90000 firme per il mantenimento del nosocomio in via Juvara sino a che i locali della Città della Salute e della Scienza non verranno resi disponibili al Lingotto.

Questa è un’autentica scelta di gestione miope del Sistema Sanitario in quando l’Oftalmico macina utili e lavora con onore a  pieno regime con piena soddisfazione da parte degli utenti.

Un’eccellenza ampiamente riconosciuta a livello internazionale, si potrebbe tradurre in malasanità quando lo spezzatino di attività tra il dermatologico di via Cherasco e il Giovanni Bosco, impedirà ai clinici di poter effettuare , a tempi ristretti le diagnosi che oggi le equipe polispecialistiche sono in grado di effettuare in modo tempestivo.

Così martedì 13 dicembre, giornata consacrata dalla Chiesa cattolica  a santa Lucia, patrona della vista, alle ore 12 una catena umana cingerà l’intero fabbricato di via Juvara ove è ospitato il glorioso ospedale fondato da Casimiro Sperino. Il Comitato a difesa dell’Oftalmico nel comunicato diffuso, invita i cittadini e gli utenti a partecipare per dire NO alla chiusura “Un gesto simbolico, ma che vuol dimostrare a Saitta e Chiamparino che siamo in tanti a dire no alla chiusura”

Hanno già assicurato l presenza i consiglieri regionali Gian Luca Vignale e Claudia Porchietto, mentre stanno pervenendo al Comitato altre autorevoli adesioni. Domani saranno annunciate ulteriori iniziative prese di posizione.