Archidiocesi di Torino. Agora' del Sociale: seconda Assemblea

Sabato 19 novembre 2016 presso l'Auditorium della Città Metropolitana

Di fronte all’aggravarsi della crisi economica e sociale nel territorio torinese l’arcivescovo Nosiglia lancia, già pochi mesi dopo il suo arrivo a Torino, l’idea di un grande confronto fra tutti i soggetti coinvolti - imprenditori e sindacato, aziende del credito, istituzioni pubbliche, mondo dell’educazione.

Un confronto liberto e aperto, come l’Agorà ateniese. Le adesioni raccolte portano ad aprire una ricerca che culmina con la I assemblea dell’Agorà, nel settembre 2014.

Il progetto comune è di individuare un " nuovo modello di welfare " per l’area torinese. Vengono individuate tre grandi aree di riferimento: la formazione, l’occupazione, il " patto" fra le generazioni. Intorno a questi temi il lavoro è proseguito, nel 2015 e 2016, con incontri sul territorio e momenti collettivi di confronto, che hanno portato a valorizzare prima di tutto la presenza e il contributo dei giovani nel processo di cambiamento.

Di qui la preparazione di questa II assemblea dell’Agorà per costruire il futuro diTorino  con un confronto diretto tra i giovani e i rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali.

L’appuntamento era per ieri, sabato 19 novembre 2016, dalle 9.30 alle 13, presso la sede della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.

Hanno partecipato, con l’arcivescovo Cesare Nosiglia, i rappresentanti degli enti locali, la sindaca Chiara Appendino, il Governatore Sergio Chiamparino, il presidente della Camera di Commercio Illotte e della Compagnia San Paolo Profumo, del mondo dell’educazione (scuola, università, formazione professionale), delle forze sociali (sindacato, terzo settore).

La mattinata è iniziata col saluto dell’arcivescovo  che ha così esordito : «Comprendo  che politicamente la via intrapresa che privilegia gli anziani e le fasce intermedie appare più produttiva dal punto di vista del consenso, ma in realtà può risultare miope e destinata a fallire privando i giovani del diritto a realizzare la propria vita attraverso il lavoro, senza il quale qualunque progetto personale o sistema previdenziale futuro è destinato al fallimento”. Parla poi di "strategia e programmazione, non solo di provvedimenti a volte validi ma volti a dare soluzioni provvisorie come ad esempio i voucher e che garantiscono tutt'al più un lavoro”   E’ seguito un intervento di Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana, che ha presentato il percorso compiuto per giungere a questa seconda Assemblea dell’Agorà.

Alle 10 Matteo Spicuglia, giornalista Rai, ha moderato la tavola rotonda sui "temi caldi": giovani e lavoro, formazione, autonomia, continuità. Alla tavola rotonda hanno partecipato:

Enrico, ingegnere di 26 anni;

Giulia, 29 anni, esperta di comunicazione;

Prince, 30 anni, mediatore culturale;

Giorgia, studentessa di 23 anni.

Dopo l’intervallo don Luca Ramello (direttore pastorale giovanile della diocesi di Torino) ha coordinato il confronto diretto tra i giovani e i rappresentanti delle istituzioni, con domande e risposte "a tutto campo".

Le indicazioni di prospettiva per proseguire il lavoro sono state fornite, alle 12.30, da don Gianfranco Sivera (direttore pastorale del Lavoro) e da Marco Canta, della Cabina di regia dell’Agorà.  I lavori sono poi terminati con un breve intervento conclusivo di mons. Nosiglia.

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Articolo pubblicato il 20/11/2016