Torino: Agropirateria: nuova proposta di legge per contrastarla
Foto di repertorio (agrinews.info)

Liliana Carbone per Civico20News

Aumentano le frodi alimentari che nel nostro Paese valgono circa un miliardo di euro, pari al 14,8% del totale, e un rischio per la salute dei cittadini incalcolabile.

 

E’ emergenza, al punto che la Commissione per la riforma dei reati agroalimentari, presieduta da Gian Carlo Caselli, ex Procuratore Generale di Torino, ha redatto una proposta di disegno di legge che introduce nuovi reati come l’agropirateria (il business dell’agromafia è pari a 16-17 miliardi di euro l’anno), il disastro sanitario e l’omesso ritiro di merci pericolose.  

 

Ultimata un anno fa dalla commissione e depositata attualmente al Consiglio dei Ministri in attesa di essere inviata al Parlamento, la proposta non solo è un’esigenza “poiché la normativa vigente è piena di buchi” come dichiara Caselli, ma è urgentissima la sua approvazione. Se n’è parlato ieri al convegno organizzato dall’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.  

 

Le frodi alimentari possono rappresentare un attentato alla salute delle persone e gli italiani le temono più di quelle economiche” ha sottolineato la direttrice dell’istituto Maria Caramelli, davanti agli ospiti il procuratore aggiunto di Torino Vincenzo Pacileo, componente della Commissione, l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e la giurista Laura Scomparin.

 

Le malattie trasmesse da alimenti crescono ogni anno dell’8% circa con la globalizzazione del cibo – ha continuato Caramelli – e diventa sempre più fondamentale il nostro ruolo di sentinelle della salute dei cittadini. La Riforma Caselli sopperisce alle lacune dell’attuale normativa: ad oggi ad esempio, non sono definite le sanzioni per le mendaci o fuorvianti informazioni in etichetta o per la presenza di allergeni non dichiarati che sono un rischio sempre maggiore perché le allergie alimentari sono in costante aumento”.

 

Nell’ultimo biennio l’istituto ha eseguito 62 mila analisi per verificare il rischio microbiologico e chimico e il 2% dei campioni è risultato pericolo per la salute. “Il nostro lavoro però rischia di essere vanificato da una legislazione non al passo con i tempi” ha sottolinea Caramelli.  

 

La riforma, accolta favorevolmente anche dalla Coldiretti,  è perciò urgente. “La normativa vigente è vecchia, piena di buchi e deve essere aggiornata e rettificata, esagerando si potrebbe dire che ha un effetto addirittura criminogeno e non deterrente – ha spiegato Caselli -.

 

Il ministro Orlando crede nella riforma, ma emerge la sensazione che vi siano spinte, legittime, soprattutto da parte delle industrie alimentari perche alcuni punti siano riesaminati con molta attenzione.

 

E’ necessario fare pressione perché la riforma vada avanti nell’interesse del consumatore, che si realizza anche attraverso corsie preferenziali per quanto riguarda la trattazione di alcuni reati. Il nuovo reato di agro pirateria, fenomeno in costante aumento, è importante perché colpisce le condotte illecite, organizzate e sistematiche, anche fuori dai casi di associazione a delinquere mafiosa”.

 

                                                                         Liliana Carbone  

 

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Articolo pubblicato il 19/11/2016