Bagnolo Piemonte (CN) - Jazz Vision 2016 al "Silvio Pellico"

Francesco Bearzatti Tinissima 4et in Monk'n roll stasera alle ore 21,15

“Jazz Visions” 2016 si chiude con un appuntamento di grande prestigio. La rassegna, organizzata dal Cenacolo Studi “Michele Ginotta” sotto la direzione artistica di Luigi Martinale, sabato 19 novembre porta al Teatro Silvio Pellico di Bagnolo Piemonte (CN), alle ore 21,15 il Tinissima 4et di Francesco Bearzatti, musicista di caratura internazionale, da alcuni anni residente a Parigi. Con lui sul palco altri tre musicisti dal grande valore artistico: Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al contrabbasso e basso elettrico e Zeno De Rossi alla batteria. 

Il concerto sarà preceduto dall’omaggio a Tiziana Formaiano, fotografa del gruppo Click & Jazz, scomparsa recentemente, con la proiezione delle sue fotografie più belle, scattate sui palchi di Jazz Visions.

Ingresso 10 euro, ridotti 7 euro. 

Thelonious Monk è un’icona della storia del jazz: osteggiato dal pubblico all’inizio della sua carriera per le sue “bizzarrie” musicali, considerato invece un nume tutelare dai musicisti che gli stavano intorno, raggiunse la fama senza mai cambiare il suo modo di suonare e comporre. La sua poetica è stata fonte di ispirazione per generazioni di musicisti e compositori, non solo in ambito jazzistico. Francesco Bearzatti, profondo conoscitore della tradizione quanto proiettato in ogni ambito stilistico della contemporaneità, con curiosità onnivora e “sprezzo del pericolo”, assecondato dal suo Tinissima Quartet, celebra il genio musicale di Monk con un progetto di adrenalina pura, in cui tutta l’energia e la potenza di famosi pezzi rock dei Led Zeppelin, Pink Floyd, Lou Reed, Michael Jackson, Police, Aerosmith , si intersecano con i famosi temi del compositore scomparso ormai più di 30 anni fa.

Francesco Bearzatti 

Prima di passare al jazz si dedica per molti anni alla musica rock e pop, lavorando con vari dj e come dj e questa influenza torna regolarmente in ogni suo progetto jazzistico. Trascorre alcuni anni a Parigi, fondamentali per il suo percorso artistico, dove conosce Aldo Romano ed Emmanel Bex, con cui fonda il Bizart Trio. Nel 2003 viene votato “Miglior nuovo talento” al Top jazz, indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz. Non si contano i premi e i riconoscimenti che riceverà da quell’anno in poi. Ha collaborato con moltissimi nomi di rilievo della scena jazzistica nazionale e internazionale. Ha fondato il Tinissima Quartet, con cui ha realizzato diversi progetti discografici monografici che hanno avuto notevole riscontro dalla critica specializzata ed apprezzamento del pubblico durante i concerti.

Giovanni Falzone  

Trombettista e compositore, si diploma in tromba al Conservatorio di musica “V. Bellini” di Palermo e successivamente in jazz al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Dal 1996 al 2004 ha collaborato stabilmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano e ha avuto occasione di suonare con direttori e solisti di fama internazionale. Dal 2004 si è dedicato definitivamente alla musica jazz e alla composizione. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi per la sua attività tra cui il “Dango d’Or 2004” come Miglior Nuovo Talento. Il Top Jazz 2011, referendum indetto dalla rivista Musica Jazz, ha giudicato il suo “Around Ornette” Miglior Album dell’anno.

Danilo Gallo 

Affascinato dalle basse frequenze usa il contrabbasso, il basso elettrico, il basso acustico, le balalaike basse e il liuto contrabbasso. Nato a Foggia, profondo sud, nel vicino 1972. Vivente. Danilo è membro ed emanazione del collettivo El Gallo Rojo Records. Nella sua attività professionale ha collaborato con:Uri Caine, Cuong Vu, Marc Ribot, Gary Lucas, Chris Speed, Rob Mazurek, Steven Bernstein, Anthony Coleman, Ben Perowsky, Jim Black, Rob Mazurek, Ralph Alessi, Jessica Lurie, Bob Mintzer, Benny Golson, John Tchicai, Famoudou Don Moye, Steve Grossman, Francesco Bearzatti, Giancarlo Schiaffini e molti altri.

Ha vinto il referendum “Top Jazz 2010”, indetto da Musica Jazz, come miglior bassista.

Zeno De Rossi

Capace di muoversi con estrema abilità e sensibilità in contesti di musica jazz, sperimentale, d’avanguardia, pop e rock, è uno dei musicisti più richiesti nell’attuale scena musicale italiana. Collabora in numerosi progetti musicali tra i quali Guano Padano, Vinicio Capossela, Enrico Rava PM Jazz Lab, Franco D’Andrea Quartet e Sextet, Mauro Ottolini Sousaphonix. Co-fondatore e membro del collettivo El Gallo Rojo, partecipa, inoltre, a molte delle formazioni nate in seno al collettivo stesso. Dirige il gruppo Shtik, progetto ad organico variabile che vede la commistione tra il jazz e la musica di matrice ebraica, cultura dalla quale Zeno è particolarmente influenzato. Nel 2011 è stato premiato come batterista dell’anno con il Top Jazz (esito del referendum della critica indetta dalla rivista Musica Jazz) e con il trofeo InSound, indetto dall’omonima rivista.

Le parole di Luigi Martinale, direttore artistico

“Ma quando inizia Jazz Visions?” Questa ormai è la domanda, quando in primavera incontro amici e appassionati di musica: Jazz Visions è radicato sul territorio, un appuntamento consueto, riconoscibile, atteso. Mai avrei immaginato all’inizio di questa avventura di raggiungere un risultato simile. E durante i mesi invernali, febbrili di contatti, idee utopiche, dubbi sulla possibilità di riuscire a dar vita ad una nuova edizione, spesso mi ritornava in mente la domanda che mi sarei sentito rivolgere: “Ma quando inizia Jazz Visions?”. E allora mi rimettevo al lavoro con entusiasmo: “là fuori ci aspettano!” Andiamo ad iniziare, per la settima volta! E sfogliando questo opuscolo mi stupisco nel vedere Enrico Pieranunzi, Tiziana Ghiglioni, Francesco Bearzatti, Giovanni Falzone, i Gaia Cuatro, Tino Tracanna, Harold Danko, Flavio Boltro, Olivier Ker Ourio, Emmanuel Bex, la WP Orchestra e provo soddisfazione e orgoglio nelle collaborazioni con Il Conservatorio di Musica “Ghedini” di Cuneo, con l’Associazione Amici della Musica di Savigliano, l’Associazione Amici della Musica di Busca, l’Associazione Collegium Artium di Saluzzo. E quasi mi sorprendo nel vedere realizzate idee che all’inizio sembravano velleitarie, come le Visions teatrali, novità di questa stagione. E continuo a stupirmi della squadra di fotografi, capitanati da Giorgio Vergnano, che ci segue ovunque. E il grazie che rivolgo a Istituzioni e privati, che rendono tutto ciò possibile, non è di circostanza, ma profondamente sentito.

 

 

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Articolo pubblicato il 19/11/2016