Il segno del degrado dei tempi

Riceviamo quest’articolo dall’ex sottosegretario di Stato Mino Giachino, che fotografa con dati eloquenti ed inoppugnabili la situazione che si è venuta a creare in Italia, dopo il golpe del 2012. Lo pubblichiamo con piacere

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO?

Sabato 12 Novembre di cinque anni fa dopo aver fatto approvare la Finanziaria del 2012 che conteneva tra le altre cose due norme importanti per il Piemonte (una sul cantiere Tav e l'altra a favore dell'accordo Fiat Cisl e UIL) il Presidente Berlusconi saliva il Quirinale dove avrebbe rassegnato le dimissioni tra una folla urlante chiamata lì da Repubblica.it

Cinque anni dopo il Paese sta peggio.

Hanno chiuso 100.000 aziende, capacità produttiva persa per sempre, la disoccupazione è aumentata del 30%, quella giovanile arriva quasi al 40%, il Debito Pubblico è' cresciuto di oltre 200 miliardi di euro. In questi anni aziende italiane importanti o hanno trasferito altrove la sede legale e fiscale (FIAT) o sono state acquistate dai cinesi e dai tedeschi come la Pirelli, la Italcementi e molte della moda da gruppi francesi. malgrado le tante riforme annunciate il Paese cresce pochissimo, la metà della media europea e di questo passo recupererà i livelli del 2007 solo nel 2030, mentre i tedeschi stanno già meglio del pre crisi.

In Germania, Sckroder ,nel 2003,in tre anni fece le riforme che rilanciarono quel Paese, qui in 5 anni 3 Governi non eletti con l'appoggio dei poteri forti e del Quirinale ci danno risultati che piacciono solo a chi stava e sta bene.

Quelli che stavano male nel 2011 oggi stanno peggio ma il loro numero è quasi raddoppiato e, se si permettono di votare in modo arrabbiato con le forze politiche che non ne hanno difeso gli interessi, si prendono dell'ignorante dai giornaloni.

Si stava meglio quando si stava peggio?

 Mino Giachino, già sottosegretario di Stato ai trasporti
 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/11/2016