Torino, disastro ambientale causato dai Rom.

Il campo nomadi abusivo di via Germagnano è al centro di un'inchiesta giudiziaria.

TORINO - C'è una piccola bomba ecologica alle porte di Torino. Il campo nomadi abusivo di via Germagnano, alla periferia settentrionale della città, è al centro di un'inchiesta giudiziaria per disastro ambientale doloso: a forza di scaricare e incendiare masserizie e guaine di rame, gli occupanti hanno inquinato i terreni (e forse persino la falda acquifera) in misura gravissima.

Il caso è destinato ad avere ripercussioni politiche. Lo scorso 16 settembre il tribunale ha ordinato il sequestro preventivo (e quindi lo sgombero) del terreno, che è di proprietà del Comune. Il provvedimento, che la procura ha comunicato a tutte le autorità interessate, è ad effetto immediato. Ma finora non è stato eseguito.

Il magistrato, che procede anche per occupazione abusiva, ha iscritto un centinaio di nomi nel registro degli indagati. Il sequestro, comunque, è formalmente a carico solo di due romeni: si tratta di una coppia che nei mesi scorsi aveva ricevuto dalla vecchia giunta comunale, nell'ambito delle complicate procedure di sgombero di un altro campo nomadi, una somma di denaro per rientrare in patria.

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Articolo pubblicato il 10/11/2016