Mosul, liberati mille prigionieri dell'Isis.

Gli uomini erano tenuti in una sorta di prigione sotterranea nel sud della città

BAGHDAD - Circa mille uomini tenuti dall'Isis in una sorta di prigione sotterranea sono stati liberati dalle forze governative che nei giorni scorsi hanno strappato ai jihadisti territori a sud di Mosul.

Hussam al Abbar, consigliere provinciale di Ninive, di cui Mosul è capoluogo, ha detto che la scoperta è stata fatta vicino a Shura, 35 km a sud di Mosul, mentre i soldati di Baghdad vagliavano il terreno alla ricerca di mine lasciate dai jihadisti. "Molti prigionieri - ha sottolineato - sono ex soldati o agenti della polizia".

  

Uccisi venti scudi umani

Venti civili, tra cui diversi bambini, sarebbero stati uccisi e altri 30 feriti in un raid aereo della coalizione a guida americana mentre venivano tenuti come scudi umani in un edificio da miliziani dell'Isis durante l'offensiva delle forze lealiste su Mosul.

Secondo Mohammad al Jubury, membro del Consiglio provinciale di Ninive, di cui Mosul è capoluogo, l'episodio risalirebbe ai giorni scorsi nel villaggio di Safina, vicino alla città di Shura, 35 chilometri a sud di Mosul, durante l'avanzata delle truppe di Baghdad.

Il consigliere provinciale aggiunge che i civili erano tenuti in un edificio, sopra il quale si erano schierati diversi miliziani dello Stato islamico. "Gli aerei della Coalizione - afferma Al Jubury - sono stati ingannati e hanno bombardato l'edificio senza sapere della presenza dei civili".

 

cdt.ch

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Articolo pubblicato il 08/11/2016