Cuneo, altri immigrati stanno per giungere in Piemonte. Ordinanze in vista?

Il presidente dei Comuni del Monviso mette in allerta i sindaci e comuni. Per Gianna Gancia “la Granda non è il fortino di Asterix”

Nonostante la protesta di Goro ove i cittadini sono scesi in piazza per manifestare contro l’ennesimo avvio di clandestini in attesa di essere forse riconosciuti profughi, la macchina del Governo non conosce tregua.

Senza mezzi termini il prefetto di Cuneo Giovanni Russo, nei giorni scorsi in un’affollata riunione ha chiamato a raccolta sindaci e consorzi per verificare ogni possibilità di ospitalità per i numerosi clandestini sbarcati in gran numero nelle scorse settimane, per ragionare seriamente entro il corrente mese di novembre, onde evitare temibili ordinanze di requisizione coatta di immobili e locali.

Così il presidente dell’Unione dei Comuni del Monviso Mario  Anselmo ha prontamente riunito i suoi consiglieri  per coinvolgerli sul da farsi. La situazione è già al limite infatti, come precisa lo stesso Anselmo: “Attualmente la provincia di Cuneo ospita 2000 migranti, suddivisi in una sessantina di comuni ed in 55 strutture: se passasse l’idea del Governo, vale a dire 3 profughi ogni 1000 abitanti, arriveremmo a 1800, e quindi saremmo già di 200 unità al di sopra della soglia”.  Ciò nonostante si preannunciano le ordinanze da parte del prefetto, qualora i comuni non si tassino spontaneamente.

Non abbiamo ancora ricevuto prese di posizione da parte dei sindaci.

Si è però levata la voce di Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale con un’affermazione eloquente: “La Granda non è il fortino di Asterix” per poi proseguire: ”Le più aggiornate dichiarazioni del ministro Alfano, mettono i sindaci di fronte alla minaccia che il prefetto, per conto del Governo, proceda a requisizioni forzate di strutture private e ricettive, in caso di mancata collaborazione da parte delle Amministrazioni locali.

Il Governo ignora come le stesse si trovino a fare i conti ogni giorno, conti che non tornano più, con le emergenze sociali e lavorative di cittadini italiani e regolari senza più alcuna copertura, dimenticati anche dalla tanto sbandierata legge di stabilità di Renzi per il 2017”.

Se poi si esamina il bando emesso dalla Prefettura di Cuneo, e scaduto il 3 ottobre scorso, si evidenzia un importo di circa 29,3 milioni di euro a favore di 2300 ospiti migranti, presunti profughi, da allocare nella Granda: “In pratica – osserva Gianna Gancia - un costo di 14mila euro a migrante, la conferma di quel business che per primi denunciammo a Fossano con l'ausilio del giornalista Mario Giordano».

Nel condividere le preoccupazioni  e le difficolta degli Amministratori comunali, nonostante l’indifferenza del Governo pienamente condivisibili, secondo l’esponente della Lega Nord, le decisioni dell’Esecutivo” impattano in maniera socialmente devastante sul tessuto connettivo locale, creando tante sacche di lavoro ‘socialmente (e anche politicamente) utile’ a carico dei contribuenti italiani: gli stessi che si ritrovano poi senza occupazione a causa di questa impropria concorrenza sleale al ribasso per il cui effetto le pretese economiche e lavorative dei nostri concittadini diventano troppo care al confronto di chi può permettersi di fare volontariato con i fondi pubblici». Per poi concludere“ Questa è l’ulteriore conferma di quell'intento del Governo, punitivo nei confronti di regioni, province e dei Comuni del Nord, descritti da Renzi e Alfano come fortini di Asterix egoisti nei confronti dei tentativi di invasione centralista romana”.

Purtroppo le prospettive non sono rosee e tutta la regione ne verrà colpita. Chiamparino cosa dice? Per il momento, tace!

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Articolo pubblicato il 08/11/2016