Non solo LEALI: duetti semplicemente unici

Fausto Leali, aveva anticipato, in un'intervista per i lettori di Civico20 News (clicca qui), l’intenzione di realizzare un disco di duetti, poco prima del concerto al Le Roi (organizzato da Toni Campa e Luciana De Biase), sua ultima apparizione torinese.

Uomo di parola, il progetto è diventato realtà: ”Non solo LEALI, duetti semplicemente unici” è stato lanciato sul mercato discografico il 21 Ottobre scorso, a sette anni di distanza dall’ultimo lavoro “Una piccola parte di te”.

Un cd semplicemente spettacolare, dove la voce del singer “negrobianco” per eccellenza, in grande spolvero, regala sempre e comunque brividi ed emozioni, unita ad un “parterre de Roi” di ospiti d’eccezione: Francesco De Gregori  "Sempre e per sempre"), Alex Britti ("Lo zingaro felice"), Umberto Tozzi ("Vita", brano firmato da Mogol e Lavezzi per Dalla e Morandi), Renzo Arbore ("Crazy", cover di Willie Nelson, qui rielaborato in chiave jazz), Enrico Ruggeri ("Gianna"), Tony Hadley ("Quando ami una donna", versione metà in italiano e metà in inglese di "When a man loves a woman"), Clementino ("Vierno"), Massimo Ranieri ("Io che non vivo senza te") e Claudio Baglioni ("Solo lei").

Pubblicare un disco di duetti, è un’abitudine ormai un tantino abusata, nel panorama musicale di casa nostra, ma in questo caso, il risultato è quanto mai riuscito e godibile, soprattutto perché si è volutamente scelto di non pescare tra i brani classici  del repertorio di Fausto, dando così modo di apprezzare il disco anche a quelli che non sono suoi fans abituali.

Personalmente lo trovo un gran bel lavoro, caratterizzato da interpretazioni di altissimo livello, sia da parte di Fausto, sia da parte dei suoi ospiti, con tre chicche, in ordine sparso: naturalmente “A chi mi dice”, brano scelto per il lancio del cd, dove la “Tigre di Cremona” e il “Leone di Nuvolento” tornano a ruggire come nessun altro sa fare, e non me ne vogliano gli altri; “Vierno” che, a parte l’interpretazione drammatica e quasi disperata di Fausto, si rivela un mix davvero azzeccato di classicità napoletana e rap, e “Quando ami una donna”, un gioiellino italo-inglese, arrangiato in puro stile ”sixties”, dove la classe interpretativa di Tony Hadley e la potenza vocale di Fausto, fanno di questo brano “LA” cover per eccellenza, e anche in questo caso non me ne vogliano gli altri, Michael Bolton in primis.

Ho avuto il piacere di incontrare Fausto durante il firma-copie, organizzato alla libreria Feltrinelli di Porta Nuova a Torino: simpatico, arguto e disponibile come sempre, l’ex garzone di salumeria (capirete fra poco, ndr), ha raccontato al pubblico presente gustosi aneddoti sul cd appena pubblicato e ha risposto a qualche piccola provocazione (benevola,per carità!), da parte del sottoscritto.

“Non solo Leali – Duetti semplicemente unici””, uscito il 21 Ottobre, un disco di duetti di lusso, che si apre con…

…la regina…

Infatti…vuoi parlarcene?

Volentieri. Mina è stata la prima che ho contattato, quasi due anni fa. Mi sono detto…se mi dice di si, sono già in vantaggio…così è stato. Ci sono voluti quasi due anni per realizzare questo progetto, perché puoi immaginare il mettere insieme dieci artisti così di spessore, non è stato facile.

Personalmente mi sono permesso di scrivere su Facebook che il “Leone di Nuvolento” e la “Tigre di Cremona”, sono tornati a ruggire. Una grande interpretazione.

E’ una gran bella cosa! Non sono tutti d’accordo su questo, ma sono molto contento che tu lo abbia detto. grazie di cuore.

Hai scritto sulla tua pagina Facebook, che è un sogno che si è avverato.

Guarda, alla fine è come l’uovo di Colombo. Nel corso degli anni, in tanti mi hanno detto…perché non fai un disco di duetti…sai, nel corso della mia carriera qualcosa, sporadicamente avevo già fatto, a Sanremo con Anna Oxa, vincendo l’edizione del 1989,  e con Luisa Corna. Fare un album intero richiede un lavoro ed un impegno molto più intenso.

Come hai scelto gli artisti con cui collaborare?

Soprattutto con quelli con cui c’è una stima reciproca, con gli altri è meglio lasciar perdere. Diciamo che sono quasi tutti amici. C’è il “vostro” Umberto Tozzi del quale avevo interpretato “Io camminerò”, un amico con cui ci siamo sempre frequentati e col quale abbiamo fatto delle tournee in America insieme.

C’è anche il comune amico Enrico Ruggeri.

Si! Abbiamo fatto “Gianna” di Rino Gaetano. Un pezzo allegro che ci siamo divertiti tantissimo a cantare insieme.

E Mr. Tony Hadley…

Yeah! Tony Hadley l’ho conosciuto due anni fa a Roma tramite lo stesso discografico. L’anno scorso l’ho contattato proponendogli un determinato brano, “When a man loves a woman” , gli è piaciuta l’idea e l’abbiamo realizzata (uno dei pezzi forti del disco, nda).

C’è anche un rapper di nuova generazione (Clementino, ndr).

Ci voleva! Una canzone così drammatica, così piena di amarezza, dove già ci avevo messo un po’ di aceto nel 1975, con una versione piuttosto energica. Basandoci su quella, abbiamo deciso di rifarla, lasciando gli spazi giusti, con una ritmica adeguata al rap. Clementino ha accettato di buon grado…

Massimo Ranieri.

Ci conosciamo “solo” da cinquant’anni (ride, ndr). abbiamo fatto tante cose insieme, Canzonissime, Sanremi…lui vinceva quasi sempre, io mai! Vincevano lui, Al Bano, Mino Reitano, Gianni Morandi…io…lasciamo perdere…(ride, ndr).

Chiude il cd il duetto con Claudio Baglioni.

Ti devo dire una cosa: in questo disco ci sono cantautori di assoluto spessore. Francesco De Gregori, uno che è quasi inavvicinabile, mentre a me ha cucinato il pesce (sorride, ndr). Cucina benissimo ed è una persona allegra: mi fa morire dal ridere, anche se sembra burbero. E’ un romano simpaticissimo. Poi come dicevi Claudio, di cui conosco tutte le canzoni, che mi canto per conto mio. Che canzoni ha scritto Baglioni, ragazzi miei…

Il lavoro in sala come è andato?

Benissimo direi. Abbiamo ragionato parecchio su cosa fare e il risultato si vede. Mina ad esempio mi ha proposto di non fare un pezzo mio, ma qualcosa di diverso. Mi ha proposto quello dei Blue “Breathe easy”, in italiano “A chi mi dice”, un pezzo che mi piace tantissimo. Abbiamo provato a farla e…

Ci siamo chiesti un po’ tutti perché non hai scelto canzoni del tuo repertorio, e poi, i brani del nuovo cd le hai scelte tu?

Ringrazierò per sempre Mina per questa decisione! Per questo consiglio spontaneo. Sai, le mie canzoni,  bene o male, il pubblico le ha già sentite, quindi cantare pezzi di altri, almeno secondo me, è stata la cosa migliore. Ad esempio “Sempre e per sempre”, con Francesco De Gregori, un brano straordinario, l’ho cantato con grande tranquillità; mentre invece Massimo Ranieri, che è sempre stato un grande ammiratore di “Mi manchi”, che ha messo nel suo repertorio, quando l’ho contattato, mi ha detto…finalmente possiamo cantare “Mi manchi” insieme…(ride, ndr), invece poi abbiamo scelto un grande brano di Pino Donaggio (“Io che non vivo senza te”, ndr). Un pezzo fedele all’originale è stato invece “Lo zingaro felice” di Alex Britti. Nel suo scantinato ha una sala d’incisione, ho preso una delle sue 452 chitarre (sorride, ndr), e abbiamo provato il pezzo. E’ andato talmente bene che abbiamo deciso di pubblicarlo.

Senti…mettiamo un po’ di pepe all’intervista…il giornale cartaceo di Torino  “La Stampa”  ha pubblicato un articolo sul tuo disco, parlando di te come rappresentante della “Silver music”, la musica dei capelli d’argento…

Ah! (mi guarda assai poco convinto, ndr). Ha sbagliato la tinta dei miei capelli (risatona generale, ndr).

Appunto! Ma tu ti senti “silver”?

Argento è un colore bellissimo e che non mi fa paura…sai, quel che conta è la forza interna e la salute che ti permette di fare quello che abbiamo fatto.

Perdonami Fausto…”impepiamo” ancorà un pochino…sempre lo stesso articolo ti definisce: “il metalmeccanico della musica italiana”…confessa…aprire un’officina è sempre stato il tuo sogno!

Assolutamente no! (sorriso un tantino forzato, ndr). Non c’è niente di vero. Io facevo il garzone in salumeria e a 14 anni già cantavo, e ti ho detto tutto. Al limite potrei aprire un supermercato! (altra risatone e forse a qualcuna sono fischiate le orecchie, ndr).

Due cose per chiudere. La prima: un uccellino mi ha detto che hai un pezzo fortissimo per il prossimo Sanremo…

Ne ho sentiti più di cento, adesso devo vedere se…

…se Carlo Conti farà un Sanremo di bimbiminkia o se chiamerà gente che sa cantare…

Sai, questo non spetta a me. sono nelle mani dei miei discografici.

Comunque tu sei pronto a far tremare i muri del Teatro Ariston?

Certamente! Io il pezzo ce l’ho! non dico niente per scaramanzia…

Ultima domanda: progetti live?

Stiamo preparando il nuovo concerto. Faremo il primo tempo con il repertorio nuovo e il secondo tempo sarà dedicato ai miei classici. Ho in mente delle cose molto particolari, molto intriganti, ma che non ti dico…sarà un tour teatrale, si ascolta meglio, più rilassati, e verrò sicuramente a Torino.

Non vedo l’ora. Fausto, grazie come sempre per la disponibilità e la simpatia…

…grazie a te…

…vorrei un saluto da parte tua ai lettori di Civico20 News…

Ai lettori di Civico20 News, un grande abbraccio da Fausto Leali!

Un caloroso ringraziamento a  Tina Rossi Photographer per i bellissimi click ed a Simona Poggiali per la preziosa collaborazione.

Stay Always Tuned !!!

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 03/11/2016