Modifica sul pagamento dei vitalizi

Petizione al Parlamento affinchè scaturisca la legge che li autorizza

Giuliana Tofani Rossi ci scrive per segnalare l'iniziativa presa affinchè si faccia chiarezza sui vitalizi che attualmente vengono percepiti senza che ci sia una legge che ne autorizzi il pagamento. 

Chiaramente polemica ed allusiva a "certi" vitalizi che possono sicuramente destare una sorta di "orticaria" in coloro che affrontano quotidianamente la necessità di sopravvivere, la petizione inviata a Camera e Senato a firma di Benito "Luigi" Sinatora e di Giuliana Tofani Rossi richiede semplicemente che si regolarizzi con una legge il sistema di pagamento dei vitalizi:

"Non ci  risulta che ci sia una legge in merito" hanno dichiarato all'unisono preannunciando una possibile analoga iniziativa con una lettera aperta alla Presidente della Camera Boldrini. 

Pubblichiamo, perciò, il testo integrale della petizione da cui ognuno potrà trarre le proprie considerazioni, ma soprattutto riflettere su quella che noi definiamo "piaga sociale" che avvicina la lotta alla sopravvivenza a vitalizi o pensioni da 90.000 euro mensili!

 

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PETIZIONE AI SENSI DELL’ARTICOLO 50 DELLA COSTITUZIONE

 

La pensione deriva  dai contributi  trattenuti in  busta paga dei lavoratori e dai  contributi versati dai datori di lavoro, che sono una   retribuzione differita.

L’articolo 69 della Costituzione  sancisce che i membri del Parlamento ricevano una indennità stabilita dalla legge.  Indennità, senza  versamento di contributi previdenziali,  in quanto   i  parlamentari non sono lavoratori  dipendenti del popolo italiano e non hanno diritto alla pensione.

Invece, sulla base di  regolamenti delle Camere, vengono  pagati agli ex parlamentari ricchi vitalizi, quasi totalmente derivati dalla fiscalità generale. Nell’anno 2015 il costo dei  vitalizi  della Camera dei Deputati e del Senato è stato di euro 256.876.628 (27,06% del totale della spesa).

Vi è una differenza sostanziale tra una legge e un  regolamento parlamentare. A differenza delle leggi,  i regolamenti parlamentari non vengono promulgati dal Presidente della Repubblica (art. 87 della Costituzione),  né sono suscettibili di abrogazione referendaria (art. 75 della Costituzione), ma sono approvati dall’Ufficio di Presidenza.

Per le ragioni su esposte i sottoscritti cittadini ritengono che  il pagamento dei vitalizi parlamentari sia illegale e

                                                       CHIEDONO

 

che, in assenza di una legge approvata dal Parlamento promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale sia sospeso il pagamento dei vitalizi.

 

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Articolo pubblicato il 02/11/2016