Torino, lo sconcerto delle periferie. Secessione in vista?

La situazione della Circoscrizione 6 sta esplodendo, Interpellanza del consigliere Enrico Scagliotti

Nei programmi elettorali per governare una città, si scrivono kilometri di dichiarazioni fumose o di piani programmatici che , se tutto va bene, si realizzeranno dopo decenni, per le cause più disparate.

La vicenda del passante ferroviario insegna. Oltre vent’anni di attesa, tanta enfasi e non è ancora completato.

Vi sono situazioni invece che necessitano di risposte immediate e di prese di posizioni coerenti e non ondivaghe, perché con la vivibilità di un quartiere o di una zona densamente  abitata, non si scherza.

Si è detto e scritto molto sull’esordio inspiegabile della sindacatura Appendino.

Inspiegabile perché solo volate  parole, le più disparate, ma provvedimenti significativi zero. Se non il lasciarsi sfuggire per polemiche di ballatoio mostre d’arte di carattere internazionale già impostate dalla precedente amministrazione e non aver saputo porre argini efficaci alla fuga del Salone del Libro, contribuendo invece a creare un feticcio a misura di PD presieduto da un ex ministro di terza fila di un governicchio di scarsa visibilità e da un direttore insignificante di cui avremo fatto volentieri a meno.

Ma, tornado ai problemi da affrontare nelle nostre periferie, c’è l’annosa situazione in cui versa la sesta circoscrizione di Torino che aspetta, ormai da troppo tempo, risposte decisive da parte dell’amministrazione civica.

E’ trascorso un mese da quanto Raffaele Petrarulo capogruppo della Lista Rosso alla sesta circoscrizione presentava la  richiesta di un consiglio aperto alla cittadinanza, per denunciare e chiedere di  porre rimedio alla mancata sicurezza ed allo sfacelo in cui versano strade, piazze e giardini, senza parlare della delinquenza spicciola e consolidata, sottoscritto ed approvato da tutti i consiglieri d’opposizione, eccetti il M5S.

Sino ad ora dal palazzo Civico il silenzio più assoluto. Nei giorni scorsi anche Enrico Scagliotti, capogruppo della Lega Nord in Circoscrizione 6, documenta e denuncia il degrado in cui sono costretti a vivere i residenti della circoscrizione. Tra le perle del degrado urbano emerge che c’è un bel giardinetto pubblico in totale stato di abbandono,  con il 50% delle panchine rotte ( c'è ne sono appena 2 ) alcune piante richiedono una bella potatura..., sporcizie varie e rifiuti ovunque, per poi passare alle vere e proprie voragini sull’asfalto di strada san Mauro con i marciapiedi inesistenti in più punti. Per non parlare delle buche ed i detriti sui marciapiedi di str. Cascinotto anglo via Anglesio. Nei giardini, oltre alla panchine rotte, troviamo vere e proprie discariche abusive a cielo aperto.

Al complesso “Le Vele” in strada san Mauro, 97 e in via  Martina le condizioni del suolo pubblico in uno dei pochi polmoni vedi, sono desolatamente vergognose.

Scagliotti ha già presentato più interpellanze. Ma l’esito? Farà la coppia con le richieste depositate da Petrarulo il mese scorso? Se poi risposta ci sarà, si tireranno in ballo le casse vuote. Ma, come ampiamente documentato per le iniziative propagandistiche di regime, i mezzi invece si trovano.

Si riparla d’inutili piste ciclabili da costruire ex novo o di vie commerciali da chiudere al traffico veicolare o altre diavolerie che segnalano il disprezzo dell’Amministrazione civica per coloro che sono impegnati in attività commerciali.

Sta avanzando una richiesta inedita per Torino, Gli abitanti di Barca e Bertolla, stanchi di vivere nel degrado con la latitanza del Comune verso le loro annose richieste, stanno per organizzare una mini secessione  affinché il loro territorio sia annesso al Comune di San Mauro, ove i rapporti con il Municipio sono maggiormente civili e rispondenti al benessere per i cittadini.

Come andrà a finire?

La nuova amministrazione di Torino, tra una sortita di folclore e un pappa e ciccia co il PD di cui si sussurra nelle stanze che contano, dovrebbe rendersi conto che i cittadini che da anni vivono nel degrado, non dimenticano e soprattutto hanno la memoria buona. Capito!

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Articolo pubblicato il 01/11/2016