Il pittore Mauro Angiargiu, la Sardegna e i suoi quadri, felice connubio fra realismo e surrealismo

A ANGIl pittore Mauro Angiargiu è un artista capace di sorprendere con le sue opere che esegue con tecniche diverse, dal trompe-l'oil,  tecnica  con cui ritrae temi che spaziano dal sacro fino alle tematiche più svariate, oltre alle tecniche  di grafica e ritrattistica.Racconta di avere imparato a dipingere fin da bambino, iniziato all'arte dai suoi fratelli e da sua sorella, specie quest'ultima, da cui ha appreso ad orientarsi fra le varie tematiche che spaziano dall' antica Arte Egizia, fino al Rinascimento assimilando lo stile dei pittori che rappresentano la storia della pittura.

 

Innamorato dell’arte pittorica,  aiutato da una propensione alla rappresentazione grafica da sempre, afferma: “La pittura nella mia vita rappresenta, da sempre, una passione allo stato puro. Fin da piccolo, infatti, amavo disegnare e, quando qualcuno mi chiedeva: "Cosa farai da grande?", io rispondevo, senza tentennamenti e deciso: "Il pittore!", non ho mai avuto  alcun dubbio su questo”.  

 

ano“Da adolescente avrei voluto frequentare un istituto d' arte, ma i miei genitori, purtroppo, avevano per me
 altri progetti e decisero di mandarmi al liceo classico, poichè era a cinquanta metri da casa. Probabilmente avevano ragione ed era come se parlassero da, permettetemi il termine da Guccinizzati: "Conta più un professore che un pittore." , afferma sorridendo con un chiaro richiamo alla nota canzone “L’avvelenata” del grande cantautore , il mitico Guccini.

 

“Io non ne volli sapere - continua Mauro Angiargiu- così non sono riuscito a terminare i miei studi classici. Crescendo, non ho mai abbandonato il mio vecchio amore. Mi piacevano i libri d'arte e mi ci perdevo dentro quei magici volumi pieni di coloratissimi quadri fantastici. Loro erano i miei veri Maestri! Nel frattempo, continuavo a disegnare e ho iniziato anche a dipingere su qualunque superficie mi permettesse di farlo, cercando di emulare quei geni. La scelta di diventare pittore mi è costata tanti sacrifici; agli inizi degli anni ottanta mi trovavo in Germania ed ero costretto a guadagnarmi da vivere facendo il cameriere”.

 

“Un giorno un amico vide i miei dipinti e mi disse: "Sono belli, rilassanti, dovresti esporli. Ti porto in un circolo dove potresti farlo." Così, dopo qualche settimana, i miei quadri erano appesi in quell'elegante locale che era lo 'Staedtisches Buergerzentrum' di Wiesbaden. Era il 1981, avevo 23 anni. Da allora sono state frequenti le mostre personali e collettive alle quali ho partecipato. Mi trovavo a mio agio ad accogliere i visitatori e conversare con loro, scambiare pareri e ascoltare i loro giudizi; sentivo che mi facevano crescere ed era bellissimo imparare”.

 


“Ora faccio un salto lungo una vita... Inutile dire che non è stata così avventurosa da dovervela raccontare... ma intanto continua ad essere ricca di quadri, di murales, di mostre e le solite cose che può fare un artista. Tra le altre, continuo ad acquistare libri sull'arte e mi piace averli sempre vicini. Per fortuna, la curiosità e la gioia di imparare ancora non mi è passata.

“A proposito di murales - gli domando- so che ne ha realizzato in Sardegna  che ormai acquisito notorietà, dove si trova?”

 

“A Gairo, nell’Ogliastra. Ho avuto l’onore di realizzarlo su richiesta dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Marceddu. All’inaugurazione sono intervenuti anche il vescovo, monsignor Piseddu e il parroco. E’ stata una bella festa conclusa con l’augurio del vescovo che la cerimonia di inaugurazione rappresenti un momento importante per la nuova storia del paese , all’insegna dell’armonia della pace e della bellezza. Una bella responsabilità!”

 

“Con i mie quadri cerco di regalare serenità alle persone, dato che i tempi odierni ci hanno trasformati e abbiamo in parte perso di vista antichi valori. gli animi sono diventati pò più aridi, sono convinto che mai come ora, l'uomo abbia bisogno di poesia per poter cambiare questa inerzia da cui siamo afflitti. Questo mi ha portato a modificare lo spirito dei miei dipinti e, mettendoci quel pizzico di ironia ed di sarcasmo in più - non prendendomi mai troppo sul serio - producevo delle serie come " Persone fuori dal gregge " e " Illusioni e distorsioni ", realizzate dal 2012 fino ai giorni nostri”.

 

“Ora, senza voler abbandonare questo spirito giocoso e bizzarro, ho in programma altre produzioni che miranoDANG ad una lettura leggera. Non ho certo la pretesa di poter cambiare il mondo, né quella di voler insegnare a vivere, ma spero che i miei dipinti aiutino a sorridere e a destare curiosità, alimentando la fantasia...”. Amo in modo particolare il quadro, un oggetto che rappresenta in maniera diretta ed immediata, la persistenza della memoria”.

 

In effetti le sue opere, al pari di quelle dei grandi Maestri lasciano intuire una rara sensibilità capace di avere permesso di realizzare l’unione fra uno stile realistico con il filone surrealista rappresentando con una tecnica ammirevole, i paesaggi della sua terra.  Numerose le sue mostre, dalla prima nel nord Sardegna, alle esposizioni in Germania negli anni ottanta a Wiesbaden e a Mainz, ancora a New York presso lo Javits Convention Center,  oltre alle assai numerose nel cagliaritano e nel nuorese. Qui sono presenti molti dei suoi murales da quello di Loceri, il più grande dell'isola. Tortolì, Aritzo,Villanova Strisaili. Due suuoi murales sono presenti infine in Germania, a Rudesheim e nella già citata Wiesbaden.  

 

 

Mauro Angiargiu è dunque un artista molto attivo, da scoprire e seguire. Il suo stile, i suoi quadri caratterizzati dalla comparsa di elementi simbolici nelle tematiche realistiche, rivela molto del suo animo e del colloquio interiore da cui nascono i suoi dipinti capaci di donare serenità, un vero e proprio lavoro di introspezione esposto al pubblico a cui sarà offerta la possibilità di ammirare la tecnica mirabile di un pittore moderno capace di creare un ponte ideale con gli artisti del passato che hanno fatto grande la storia della pittura, rappresentando la continuità con questi.     

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Articolo pubblicato il 30/10/2016