Come risparmiare sul riscaldamento durante l’inverno?

Oltre ad una periodica attività di manutenzione degli impianti, per tagliare i costi del riscaldamento bisogna anche saper utilizzare al meglio le risorse. Scopri come fare

Riuscire a risparmiare sul riscaldamento è l’obiettivo di molte famiglie italiane, spesso in difficoltà a causa degli importi troppo elevati delle bollette. L’uso prolungato del riscaldamento provoca senza dubbio un incremento dei consumi e quindi anche dei costi, ma spesso l’aumento delle bollette è dovuto anche ad altre ragioni, come ad esempio: l’uso di un impianto troppo vecchio, una gestione poco attenta e razionale delle risorse o ancora un cattivo sistema di isolamento della propria abitazione che genera inutili perdite e dispersione di calore. In questo articolo cercheremo di fornire dei consigli per risparmiare sul riscaldamento, partendo proprio dalle problematiche più comuni.

Il problema degli elevati costi del riscaldamento provoca due immediate conseguenze: economiche e ambientale. Infatti oltre ai costi molto elevati delle bollette, l’accensione dei sistemi di riscaldamento provoca anche delle immediate conseguenze ambientali a causa degli elevati gas di scarico dispersi nell’atmosfera. Una ragione quest’ultima che ha spinto anche l’Enea a mobilitarsi, pubblicando sul suo sito una guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, che racchiude alcune semplici regole per risparmiare sul riscaldamento senza dover compromettere il confort delle abitazioni.

Alcune regole per risparmiare sul riscaldamento

La prima regola riguarda proprio le periodiche attività di manutenzione delle caldaie e degli impianti. Effettuare questi controlli consente non solo di limitare i consumi e di inquinare meno, ma anche di evitare pesanti sanzioni che partono da un minimo di 500 euro. Il DPR 74/2013 stabilisce infatti l’obbligo di verifica del corretto funzionamento degli impianti e prevede anche un preciso paino di multe per i trasgressori.

Se l’impianto ha più di 15 anni, converrebbe valutare la possibilità di sostituire il vecchio impianto con delle nuove soluzioni in grado di assicurare consumi ridotti e un minore impatto ambientale. In questo caso le alternative sono davvero tante, ad esempio si potrebbero considerare le nuove caldaie a condensazione, oppure le pompe di calore, o ancora degli impianti integrati dove la caldaia è alimentata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore collegata aa un impianto fotovoltaico. Per interventi del genere è possibile usufruire degli Ecobonus con detrazioni del 65% previste per tutti gli interventi mirati alla riqualificazione energetica degli edifici.

Installare le valvole termostatiche rappresenta un altro obbligo a cui dovranno attenersi soltanto gli inquilini di condomini dotati di impianti di riscaldamento centralizzati. Grazie a questi piccoli dispositivi è possibile scegliere la temperatura nei vari ambienti e avere anche una maggiore autonomia di gestione, ad esempio decidendo quando azionare i termosifoni. Inoltre con le valvole termostatiche è possibile risparmiare, grazie all’impiego di un nuovo sistema di contabilizzazione per i consumi.

Se si trascorre molto tempo fuori casa potrebbe rivelarsi particolarmente utile l’uso di uso dei cronotermostati, dei dispositivi elettronici che consentono di impostare la temperatura e il tempo di accensione dei termosifoni.

Anche la scelta della temperatura giusta potrebbe influenzare l’andamento dei consumi. La legge stabilisce che la temperatura delle abitazioni non dovrebbe mai superare i 20° C, anche se è possibile salire di due gradi in caso di condizioni atmosferiche particolarmente rigide. Per gli ambienti poco frequentati e per i corridoi è possibile scendere anche a 18°.

I mesi che precedono la stagione invernale potrebbero rivelarsi particolarmente utili per effettuare alcuni controlli allo propria abitazione, in modo particolare per verificare il livello di isolamento termico. In questo caso bisognerà chiedere l’intervento di un tecnico qualificato che si occuperà di verificare lo stato e la qualità dei materiali che rivestono il tetto e le pareti, che spesso rappresentano le principali fonti di fuga e dispersione del calore. Un ulteriore controllo potrebbe essere effettuato sui sistemi di chiusura porte e finestre, in modo da ridurre il rischio di spifferi e perdite di calore.

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Articolo pubblicato il 27/10/2016