L’Arabia Saudita raccoglie 17,5 mld di dollari con l’emissione record di bond.

L'emissione rientra in un ampio piano d trasformazione dell'economia saudita, obbligata dopo il collasso dei prezzi del petrolio che ha aperto un crescente disavanzo nei conti pubblici.

L'Arabia Saudita ha raccolto 17,5 miliardi di dollari nella sua prima emissione di bond sui mercati globali, segnando così' il nuovo record per un Paese emergente. Lo scrive il 'Financial Times', indicando che Ryad ha chiuso i libri dell'operazione a inizio giornata.

In base alle prime indicazioni la richiesta per i titoli ha toccato 67 miliardi di dollari, il che ha permesso all'Arabia Saudita di alzare l'importo dell'emissione rispetto ai 10-15 miliardi inizialmente previsti.

Il debutto di Ryad sul mercato obbligazionario globale comprende tre scadenze (5, 10 e 30 anni) e dovrebbe avere un pricing con rendimenti previsti attorno a 2,63%, 3,44% e 4,64% rispettivamente. Si tratta di livelli inferiori alla guidance iniziale, che puntava a un tasso del 3,6% per il decennale.

L'emissione rientra in un ampio piano d trasformazione dell'economia saudita, obbligata a una radicale trasformazione dopo che il collasso dei prezzi del petrolio ha aperto un crescente disavanzo nei conti pubblici.

Anche se il greggio è risalito dai minimi di meno di 30 dollari al barile segnati in gennaio, il livello attuale di 52 dollari è la metà rispetto ai prezzi di due anni fa.

Secondo l'Fmi, l'economia dell'Arabia Saudita quest'anno crescerà dell'1,2% contro il 3,5% del 2015. Il precedente record per un bond di un Paese emergente apparteneva all'Argentina, con un'emissione da 16,5 miliardi di dollari.

borsataliana.it

immagine: it.123rf.com

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Articolo pubblicato il 20/10/2016