Il 14 ottobre, durante il Premio, sarà inaugurata per l'occasione una mostra di Mario Lattes, intitolata "Antologia"
PREMIO BOTTARI LATTES GRINZANE
Venerdì 14 e sabato 15 ottobre 2016 le fasi conclusive:
ad Alba la Lectio Magistralis di Amos Oz
a Grinzane la Cerimonia di Premiazione e consegna dei premi
IL PREMIO
Il Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane, rivolto a opere di narrativa italiane e straniere pubblicate in Italia, rappresenta la rinascita, in veste più sobria e rinnovata, del noto Premio Grinzane Cavour.
Diviso in due sezioni, una - Il Germoglio - destinata alla scoperta e alla valorizzazione di nuovi autori e l'altra - La Quercia - dedicata alla memoria di Mario Lattes, volta a segnalare un autore affermato che, nel tempo, abbia suscitato un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Il Premio Bottari Lattes Grinzane si avvale di una giuria di esperti di riconosciuta fama alla quale si affianca una Giuria composta da studenti delle scuole superiori italiane. Se alla Giuria tecnica spetta l'individuazione del vincitore della sezione La Quercia e dei finalisti del Germoglio, alla Giuria di studenti è affidato il compito di eleggere il vincitore della sezione Il Germoglio. Si tratta dell'esito di una grande attenzione alle generazioni più giovani, di cui il Premio si fa portatore raccogliendo anche lo spirito originario del Premio Grinzane Cavour, così come voluto dal suo fondatore, Don Francesco Meotto.
IL PROGRAMMA
Venerdì 14 - Alba
Ore 17: Palazzo della Banca d’Alba (Via Cavour 4), Vernissage mostra Mario Lattes. Antologia personale
Ore 18.30: Teatro Sociale di Alba (Piazza Vittorio Veneto 3), Lectio Magistralis di Amos Oz, vincitore della Sezione La Quercia 2016; introduzione di Elena Loewenthal.
Sabato 15 – Monforte d’Alba, Grinzane Cavour
Ore 10.30: Auditorium Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba (Via Marconi 16), Incontro con le scuole degli scrittori finalisti della Sezione “Il Germoglio”.
Ore 16.30: Castello di Grinzane Cavour (Via Castello 5), Cerimonia finale del Premio Bottari Lattes Grinzane: con lo spoglio, in diretta, dei voti della Giuria degli studenti che designeranno il vincitore della sezione Il Germoglio e consegneranno il Premio ad Amos Oz per la sezione La Quercia.
IL GERMOGLIO
FINALISTI
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Hakan Günday, Ancóra, Marcos y Marcos, 2016
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Emilio Jona, Il celeste scolaro, Neri Pozza, 2015
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Joachim Meyerhoff, Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato, Marsilio, 2015
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Robert Seethaler, Una vita intera, Neri Pozza, 2015
SELEZIONE E VINCITORE
I romanzi sono stati selezionati dalla Giuria Tecnica, presieduta dal Professore Gian Luigi Beccaria, sulla base del loro valore letterario e delle rappresentatività delle tendenze più vive e originali della narrativa contemporanea. I titoli sono quindi stati affidati alle quindici giurie di studenti che li hanno analizzati, discussi e valutati. Sabato pomeriggio, alla presenza degli studenti delegati dei 15 Istituti Scolastici, Il Notaio effettuerà lo spoglio dei voti e in diretta verrà annunciato il vincitore.
“Non è stato facile scegliere i titoli finalisti della sezione Germoglio del Premio Bottari Lattes Grinzane. Abbiamo esaminato - dichiara la Giuria tecnica - oltre cinquanta volumi, molti dei quali di ottimo livello. La decisione finale ha infine premiato alcuni titoli che rappresentano sorprendenti casi internazionali oppure un percorso già consolidato”.
LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI
I giovani diventano protagonisti: i romanzi - selezionati dai professionisti che compongono la Giuria Tecnica - sono stati letti, analizzati e votati dai 240 ragazzi di 15 Giurie Scolastiche, composte da 14 scuole in Italia e una all’estero. Saranno loro a decretare il vincitore della sezione Il Germoglio.
I finalisti e i vincitori delle scorse edizioni: Morten Brask, Novita Amadei, Marco Balzano, Charles Lewinsky, Elisa Ruotolo; Andrew Sean Greer, Stefania Bertola, Peter Cameron, Kim Leine, Alessandro Mari; Melania Gaia Mazzucco, Chad Harbach, Ugo Riccarelli, Zeruya Shalev; Romana Petri, Laura Pariani, Jón Kalman Stefánsson; Colum McCann, Caterina Bonvicini, Valerio Magrelli.
LE GIURIE SCOLASTICHE 2016
Liceo Classico “Alfieri” – Asti
Liceo Classico “Gioberti” – Torino
Liceo Scientifico “Cocito” – Alba (Cn)
Liceo Scientifico “Pacinotti” – La Spezia
Liceo Classico, Artistico e Musicale – Aosta
Liceo Scientifico “Belfiore” – Mantova
Liceo “Leopardi – Majorana” – Pordenone
Liceo Classico “Galilei” – Pisa
Liceo Classico “Varrone” – Rieti
Liceo “Galanti” – Campobasso
Liceo Classico “Pansini” – Napoli
Istituto di Istruzione Superiore “Giordano Bruno” – Perugia
Liceo Classico “Campanella” – Reggio Calabria
Liceo Scientifico “Marconi” – Sassari
Liceo Scientifico Italiano “Leonardo Da Vinci” – Parigi
LA QUERCIA
L’altra sezione del Premio Bottari Lattes Grinzane, La Quercia, è dedicata a Mario Lattes (editore, scrittore, pittore, scomparso nel 2001). Questo riconoscimento è destinato a un autore internazionale che si sia dimostrato nel corso del tempo meritevole di un condiviso apprezzamento critico e di pubblico e che viene scelto a insindacabile giudizio della Giuria Tecnica.
I vincitori della sezione La Quercia: Enrique Vila-Matas, Patrick Modiano, insignito nel 2014 del Nobel per la letteratura, Alberto Arbasino, Martin Amis, Javier Marías.
IL VINCITORE DELLA SEZIONE LA QUERCIA – 2016
Amos Oz (Gerusalemme, 1939), scrittore israeliano, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini. Attualmente vive nella città israeliana di Arad e insegna Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. Con Feltrinelli ha pubblicato: Conoscere una donna (2000), Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002), Una storia di amore e di tenebra (2003), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta (2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010, premio Napoli), Una pantera in cantina (2010), Il monte del Cattivo Consiglio (2011, premio Tomasi di Lampedusa 2012), Tra amici (2012; "Audiolibri - Emons Feltrinelli", 2013), Soumchi (2013), Giuda (2014) , Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica (2013; con Fania Oz-Salzberger) e Altrove, forse (2015). Nella collana digitale Zoom ha pubblicato Si aspetta (2011) e Il re di Norvegia (2012). Ha vinto numerosi premi in tutto il mondo, tra cui Catalunya e Sandro Onofri nel 2004, Principe de Asturias de Las Letras e Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea nel 2007, Primo Levi e Heinrich Heine nel 2008, Salone Internazionale del libro nel 2010, Franz Kafka nel 2013. Nel 2016 gli è stata conferita dall’Università degli Studi di Milano la Laurea magistrale honoris causa in “Lingue e Culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale”: “Per la profondità e l'originalità delle sue opere - recitano le motivazioni - con cui ha saputo rappresentare con straordinaria intensità una specifica realtà storica e insieme una generale condizione umana, e per il costante impegno politico-morale, volto a favorire una soluzione pacifica dei conflitti e l'integrazione fra popoli e culture”.
I suoi lavori sono tradotti in oltre quaranta lingue.
VINCITORI DELLE PASSATE EDIZIONI PREMIO BOTTARI LATTES GRINZANE
I Ed. 2011
Quercia Enrique Vila-Matas
Germoglio Colum McCann
II Ed. 2012
Quercia Patrick Modiano (nel 2014 insignito del Nobel)
Germoglio Romana Petri
III Ed. 2013
Quercia Alberto Arbasino
Germoglio Melania Mazzucco
IV Ed. 2014
Quercia Martin Amis
Germoglio Andrew Sean Greer
V Ed. 2015
Quercia Javier Marías
Germoglio Morten Brask
PREMI
A ciascuno dei finalisti del Germoglio sarà assegnato e consegnato, durante la cerimonia conclusiva, un premio in denaro di 2.500 euro e al vincitore un ulteriore riconoscimento di 2.500 euro (per un totale di 5.000 euro).
Al vincitore della Sezione Quercia verrà consegnato un premio di 10.000 euro.
LA GIURIA TECNICA
Gian Luigi Beccaria Professore Emerito di Storia della Lingua Italiana, Università Torino (Presidente)
Valter Boggione Docente di Letteratura Italiana e Saggista
Vittorio Coletti Linguista e Lessicografo
Alessandra Comazzi Giornalista, La Stampa
Paolo Di Stefano Giornalista, Corriere della Sera - Scrittore
Giacomo Jori Professore Letteratura Italiana - Università Svizzera Italiana
Laura Pariani Scrittrice
Enzo Restagno Critico e Storico della musica
Marco Vallora Critico d’arte, La Stampa - Lo Specchio
Promuovono e collaborano al Premio Bottari Lattes Grinzane: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Unione Comuni “Colline di Langa e del Barolo”, Comune di Alba, Comune di Grinzane Cavour, Comune di Monforte d’Alba, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Banor, Cantina Terre del Barolo, Banca d’Alba, Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
“Siamo riusciti in mezzo a tante difficoltà a ridare vita e dignità a uno dei più importanti premi letterari italiani. La sesta edizione del premio, con la presenza di Amos Oz ne dà limpida conferma”, sono le parole del Presidente della Fondazione Bottari Lattes, Adolfo Ivaldi.
Ufficio Stampa:
Simona Arpellino 345 6449607
Federica Mariani 345 6442955
Francesca Varano 380 4698433
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COMUNICATO STAMPA
Mostra
MARIO LATTES
Antologia personale
a cura di Vincenzo Gatti
Inaugurazione venerdì 14 ottobre ore 17
14 ottobre – 2 novembre 2016
Palazzo Banca d’Alba
Via Cavour, 4 - Alba (CN)
Mario Lattes, Hotel Lutetia, 1986
Nel panorama culturale del secondo '900 italiano, Mario Lattes si presenta come figura di intellettuale dai connotati del tutto particolari: la profondità e la complessità della sua ricerca si manifestano infatti attraverso vari aspetti di un'unica, lucida tensione creativa, praticata in scambievoli, diramate ispirazioni. Scrittore, pittore, incisore, illustratore, editore, Lattes percorre tutte le strade che vengono offerte a una vita d'artista, trovando in ciascuna di esse motivazioni e stimoli.
Attento ai fenomeni artistici del suo tempo, nell'attività di pittore sperimenta i vari linguaggi,
dall'informale al realismo, ma ben presto asseconda l'irrompere dell'immaginario nel suo orizzonte creativo e, frequentando versanti poco praticati dalla cultura sua contemporanea, approda a un'esperienza visionaria di rara intensità, dando vita a una personalissima interpretazione della figurazione.
In mostra verranno presentate una trentina di opere pittoriche scelte tra le più rappresentative, (un'Antologia personale, appunto...), che ben delineano il suo percorso creativo dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Novanta del secolo scorso, ripercorrendo i temi cari all'autore: gli interni, i soggetti della cultura ebraica, le marionette, la figura umana rappresentata al filtro di un'inquieta vena fantastica. L'immaginario figurativo di Mario Lattes deriva dalla sua vasta cultura letteraria e pittorica, che spazia dal Simbolismo all'Espressionismo, coltivata attraverso gli anni anche da una forte volontà collezionistica che gli ha permesso di raccogliere opere legate alle sue predilezioni di artista, da Ensor a Fussli, da Blake a Moreau a Redon. Nota Marco Vallora, riassumendo le due anime dell'artista, «... scrive, imitando i gesti pennellati del pittore, come un pittore che 'mette' poco a poco, velatura dopo velatura, sopra la tela i tasselli loquaci di un impasto tonalista che poi si farà pittura definitiva, complessa e complessiva».
Questa mostra si inserisce all’interno dell’opera di valorizzazione del lavoro di Mario Lattes, promossa dalla Fondazione di Monforte d’Alba a lui intitolata, e permette di apprezzare l’originalità, l’intensità di pensiero e lo spirito libero da convenzioni di un artista di respiro europeo.
Mario Lattes (Torino 1923-2001)
Pittore, scrittore ed editore, è stato un personaggio di spicco nel mondo culturale del capoluogo piemontese del secondo dopoguerra. Ebreo laico, durante il periodo bellico sfugge alle leggi razziali e si unisce alle truppe alleate in qualità di interprete. Dopo la Seconda guerra mondiale si avvia alla pittura e si dedica alla casa editrice torinese Lattes, fondata nel 1893 dal nonno Simone.
Nel 1960 si laurea in Filosofia a Torino, con una tesi in storia contemporanea sul ghetto di Varsavia, pubblicata nel 2015 da Edizioni Cenobio a cura di Giacomo Jori. Collabora con scritti e disegni a numerosi periodici e nel 1953 fonda la rivista «Galleria» che, dall'anno seguente, con il titolo «Questioni», diventa voce influente del mondo culturale piemontese e non solo.
La sua pittura, dopo un iniziale periodo informale, è sempre stata figurativa, con valenze visionarie e fantastiche, tale da evocare illustri discendenze, da Gustave Moreau a OdilonRedon e James Ensor.
Del 1947 è la sua prima mostra alla galleria La Bussola di Torino, alla quale seguono personali a Roma, Firenze, Bologna. Partecipa alla Biennale di Venezia nel1958 e a tre edizioni della
Quadriennale di Roma.
Tra il 1959 e il 1985 pubblica diversi romanzi, tra cui: La stanza dei giochi (1959), Il borghese di ventura (1975), L'incendio del Regio (1976), L'amore è niente (1985). Escono postumiIl castello d'acqua(2004) e nel Il ghetto di Varsavia (2014).
Dopo la sua scomparsa, importanti istituzioni gli hanno dedicato antologiche e retrospettive, si ricordano, in particolare, la grande rassegna Mario Lattes. Di me e d’altri possibili, curata da Marco Vallora presso l’Archivio di Stato di Torino nel 2008, e nel 2014 a Praga le mostre nella galleria Diamant e nell’Istituto Italiano di Cultura.
Ufficio Stampa:
Federica Mariani 345 6442955
Simona Arpellino 345 6449607
Francesca Varano 3804698433
Mostra: 14 ottobre – 2 novembre 2016
martedì-sabato ore 15.30-19.00;
domenica ore 10-12.30 e 15.30-19.00
Ingresso libero
Info al pubblico:
segreteria@spaziodonchisciotte.it
tel. 011.19771755
www.fondazionebottarilattes.it
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Articolo pubblicato il 04/10/2016