La Cina sta trasformando la via della seta in una autostrada a 4 corsie.

La presenza nei Balcani continua ad espandersi.

L’intraprendenza cinese finalizzata a penetrare sempre più profondamente nel continente europeo si fa sempre più pressante; sono sempre più numerosi gli investimenti nei centri logistici, ferrovie, aeroporti, porti e l’assunzione di appalti di grandi opere che la Cina non si lascia scappare.

Dopo aver percorso le strade per la penetrazione in Germania Francia e Inghilterra, Pechino sta aprendo una nuova  “autostrada” nei Balcani, puntando in particolare sulla Serbia. I paesi balcanici non hanno al momento i mezzi finanziari per modernizzare le loro vecchie infrastrutture e sono quindi molto disponibili agli interventi cinesi che sono anche esenti da condizionamenti politici.

Nella scorsa primavera il gruppo cinese He Steel ha acquisito per circa 46 milioni di euro la acciaieria Serba Smederevo, una azienda statale assolutamente fallimentare, più volte venduta e riacquistata, nella quale lavorano oltre 5.000 addetti.

Malgrado il ribasso del prezzo dell’acciaio e l’aumento del prezzo del ferro i cinesi hanno dichiarato che renderanno l’azienda la più competitiva d’Europa tramite la conversione della produzione verso prodotti ad alto valore aggiunto con un investimento finalizzato di 300 milioni di euro.

Però il progetto più importante è un nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità: la linea ferroviaria che collegherà in futuro Budapest con la capitale della Serbia Belgrado sarà progettata per consentire velocità fino a 200 km/h. 

Il 9 settembre scorso si è infatti tenuto un incontro ad alto livello fra Cina Ungheria e Serbia sul tema “Ferrovia Alta velocità “tra Belgrado e Budapest. Sono stati creati dei gruppi di lavoro dove i tre Paesi hanno iniziato a lavorare per trovare punti di incontro e accordarsi sulle questioni tecniche caratteristiche dell’opera.

La presenza cinese si allarga anche in altri campi quali la direzione dei lavori di costruzione dell’autostrada che unirà la capitale Serba a Bar, città portuale montenegrina, la costruzione di un enorme centro logistico per le merci cinesi a Plovdiv in Bulgaria e la gestione dell’aeroporto internazionale di Tirana in Albania. Nel 2015 Pechino ha investito in Europa oltre 22 miliardi di euro: la colonizzazione gialla va a gonfie vele.

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Articolo pubblicato il 07/10/2016