Sanremo (IM) - Multe all'invalido gravemente malato e non deambulante
Troppe volte, ormai, il tagliando sul cruscotto non rispetta la realtà

Urgente trovare una soluzione a questo problema

Dalla nostra affezionata lettrice Giuliana Tofani Rossi ci giunge il testo della lettera inviata al Comandante  dei Vigili Urbani di Sanremo in merito alle peripezie di una signora con marito gravemente malato e non deambulante che, dopo avere pagato varie multe per divieto di sosta mentre accompagnava a casa il marito, invoca una soluzione a questo problema.

Una situazione per lo meno imbarazzante che pubblichiamo con la speranza, come già avvenuto in altre occasioni, di sensibilizzare le istituzioni locali affinchè pongano pronto rimedio a ciò che nel lettore suscita per lo meno stupore se non indignazione.

Giuliana Tofani Rossi ricorda inoltre che il Comandante era  il Capo del vigile, ora licenziato,  che timbrava in mutande, perchè la bollatrice si trova nel corridoio tra la sua ex abitazione e il suo ex ufficio.

"Indovinate in quale luogo? ma proprio in Piazza Eroi Sanremesi!!!!"

Tofani Rossi ricorda inoltre che l'ex vigile, quando era a Coldirodi, faceva le multe, cioè si guadagnava lo stipendio.

 

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"Comandante Claudio Frattarola, la signora Maria di Sanremo, il cui marito  è gravemente malato e invalido, ha dovuto pagare diverse multe per divieto di sosta. I  posteggi per gli invalidi sono lontani dalla sua abitazione e la signora, quando deve accompagnare l’anziano  marito, (che non cammina),  è costretta a lasciare l’auto a bordo strada per portarlo, in braccio,  a casa.  L a signora Maria  torna subito indietro per parcheggiare la macchina, ma se, nel frattempo,  passa l’auto dei vigili,  lo street control, fa partire il verbale. 

Non voglio dire che sotto l’abitazione  di ogni invalido debba esserci il posto numerato e riservato al disabile, ma, quantomeno,  ci vogliono  più posti riservati a questa categoria.  I vigili hanno il dovere di controllare   che nelle  macchine con il tagliando per  disabili,  ci sia l'invalido e, in caso di decesso,  devono  controllare se  i parenti hanno restituito il tagliando al Comune.

Sono certa che Lei,  Comandante Frattarola, risolverà il caso della signora Maria.

Vorrei capire però  come mai la macchina con a bordo lo “street control”  passa solo in alcune  zone, ma non  in altre, dove le infrazioni al codice della strada sono sistematiche e ripetute, proprio perché i trasgressori sono certi  della impunità.   Ad esempio,  come  mai le auto con lo “street control”  non passano mai in  Piazza Eroi Sanremesi dove macchine, furgoni e  moto vengono parcheggiate ovunque compresi marciapiedi e carreggiata? 

Poiché l’anagrafe e altri uffici comunali   sono ubicati in Piazza Eroi Sanremesi - ove due volte alla settimana si svolge il mercato  - l’occupazione  del marciapiedi da parte di   banchi   e    furgoni   rende impossibile ai disabili accedere agli uffici comunali.   Mi può spiegare Comandante Frattarola perché in Piazza Eroi voi vigili non fate rispettare le leggi? C’è la mafia che comanda, oppure questa piazza non fa parte del Comune di Sanremo?

Invito, nuovamente,   il Sindaco, Alberto Biancheri,  da cui la Polizia Municipale dipende,  a risolvere questa vergognosa situazione  e mi permetto di ripetere quanto gli  scrissi nella mia prima lettera del giugno 2015:

"signor Sindaco,  a Lei non è richiesto di emulare le valorose gesta del 1543  del  Suo predecessore Podestà Luca Spinola, ma sarebbe sufficiente far rispettare le leggi. Un po’  di coraggio, Signor Sindaco, per il bene di Sanremo!!"

 

                                            Giuliana Tofani Tossi

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/09/2016