La “Strage di Torino” del 21 e 22 settembre 1864, nel 152mo anniversario, commemorata dalla associazione Gioventura Piemontèisa, a Torino

I Piemontesi, di qualsiasi idea politica, sono invitati a non dimenticare e a prendere parte alla commemorazione, in piazza San Carlo, sotto la lapide, alle ore 16:00 di domenica 2 ottobre

Nel 2015, scrivevo che a Torino le commemorazioni delle “Giornate di sangue” del 21 e 22 settembre 1864 sono apparse decisamente sottotono, in confronto con le molte iniziative del 150mo anniversario.

È vero che non c’è limite al peggio, visto che quest’anno il Comune di Torino, per la prima volta da cinque anni, ha annullato le celebrazioni istituzionali e la cerimonia, sempre curata dall’associazione piemontesista Gioventura Piemontèisa, a causa della concomitanza di un altro evento, è stata spostata addirittura a domenica 2 ottobre, in piazza San Carlo, a Torino, con appuntamento sotto la lapide, alle ore 16:00.

Le “Giornate di sangue” di Torino – ancora oggi minimizzate o distorte – avvennero in seguito all’annuncio del trasferimento della capitale a Firenze, episodio che venne avvertito dai Torinesi come offensivo e quale culmine dell’attività antipiemontesista del neonato Stato italiano, che mirava a togliere al Piemonte il primato politico.

La civile protesta dei Torinesi che ne scaturì venne soffocata nel sangue dai carabinieri, dalla polizia e dall’esercito, i cui componenti spararono sulla folla a più riprese in piazza Castello e in piazza San Carlo, uccidendo cinquantadue persone e ferendone quasi duecento.

I testimoni che rivelarono la realtà dei fatti vennero eliminati; di recente si è scoperto che diversi dimostranti arrestati furono deportati in Sudamerica e arruolati a forza per combattere nella guerra del Paraguay, dove morirono.

All’epoca la strage suscitò raccapriccio in tutta Europa, ma l’eccidio fu ben presto cancellato dalla memoria. Le commemorazioni annuali, molto condivise dalla popolazione, vennero presto abolite e, al Cimitero Generale, sparì la grande stele commemorativa.

Da circa trent’anni diversi gruppi, associazioni e cittadini hanno ripreso a ricordare ogni anno quelle vittime piemontesi dimenticate.

Da alcuni anni l’organizzazione è curata da Gioventura Piemontèisa che ha già proposto l’iniziativa “Un lumino per Torino”, nella notte tra il 21 e il 22 settembre, per ricordare i Piemontesi vittime della prima strage dello stato italiano nel 1864.

Gioventura Piemontèisa, nell’occasione intende avanzare alle istituzioni alcune prime richieste per ovviare al “vuoto di memoria” di questi anni.

- La posa di una seconda lapide commemorativa sul luogo dell’eccidio in piazza Castello, in aggiunta a quella piccola collocata in un angolo nascosto di piazza San Carlo, del tutto insufficiente, se non addirittura fuorviante.

- La ricerca e il ripristino della stele al Cimitero Monumentale, ai piedi della quale per decenni si è svolta la commemorazione.

- La revoca dell’intitolazione a Marco Minghetti di due vie urbane dei Comuni di Novara e di Collegno; la nuova intitolazione alle Vittime della strage in quest’ultimo Comune e la dedica al ventiquattrenne novarese Biagio Ramellini, ucciso in quei frangenti, a Novara.

Minghetti era il capo del governo all’epoca dei fatti e, a seguito di questi, essendo ritenuto fra i maggiori responsabili fu costretto dal re alle dimissioni.

- La revoca dell’intitolazione a Silvio Spaventa di un via urbana nel Comune di Novara e la sua nuova intitolazione alle Vittime novaresi della strage (il ventunenne Crescentino Caldi di Ameno e il trentenne Giuseppe Barone di Arona).

Silvio Spaventa era sottosegretario agli interni e capo delle forze di polizia e fu fra i principali responsabili della strage e della concomitante campagna di calunnie nei confronti dei manifestanti.

- L’intitolazione di vie e strade alle vittime di quella carneficina, a Torino e nei Comuni di origine degli stessi.

- Le scuse ufficiali alla Città di Torino e al Piemonte da parte delle forze che furono esecutrici materiali di quella carneficina.

I Piemontesi, di qualsiasi idea politica, sono invitati a non dimenticare e a prendere parte alla commemorazione.

Onore ai caduti torinesi del 21 e 22 settembre 1864!

Commemorazione delle vittime delle “Giornate di sangue” di Torino del 21-22 settembre 1864 - piazza San Carlo a Torino - sotto la lapide, alle ore 16:00

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Articolo pubblicato il 28/09/2016