Presentazione delle edizioni gobettiane

Sede Fondazione Luigi Firpo Onlus – Piazza Carlo Alberto, 3 – 1° Piano della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Venerdì 30 settembre 2016 – ore 16,30 – 18,30 – Ingresso Libero

Civico20News ospita la locandina-invito  della Fondazione Luigi Firpo Onlus al fine di contribuire alla diffusione dell’ informazione.

Incontro con i postfatori delle edizioni di due opere di Piero Gobetti ripubblicate dalle Edizioni di Storia e Letteratura nella collana delle Edizioni Gobettiane.

Pietro Polito e Antonello Venturi si confronteranno con i relatori Vincenzo Ferrone e Giuseppe Ricuperati con la presidenza di Gian Mario Bravo e Bartolo Gariglio del Comitato Edizioni Gobettiane

INGRESSO LIBERO

DAL BOLSCEVISMO AL FASCISMO. NOTE DI CULTURA POLITICA

Uscito in rivista con un diverso titolo nel marzo 1923, Dal bolscevismo al fascismo rappresenta il tentativo di Gobetti di tracciare un bilancio critico della cultura politica italiana, in un percorso che culminerà un anno dopo con la pubblicazione della Rivoluzione Liberale. Nel ritrarre un Paese in trasformazione, Gobetti non ne nasconde le contraddizioni a livello economico, sociale e soprattutto politico. L’esperienza dei consigli di fabbrica e l’impegno dei comunisti torinesi vengono registrati come un episodio isolato e già lontano, mentre sempre più diventa pressante e urgente una lettura critica del fenomeno fascista, di fronte alla cui natura Gobetti deve chiedersi amaramente se non si avrà «a breve scadenza una lotta esasperata per le condizioni di libertà più elementari».

PARADOSSO DELLO SPIRITO RUSSO

Sin da subito interessato agli avvenimenti della rivoluzione bolscevica, nel 1919 Gobetti ne aveva enunciato il «paradosso»: l’opera di Lenin e Trockij, al di là delle ideologie, era da considerare come «la negazione del socialismo» e dunque un’affermazione di liberalismo sostanziale, in quanto promotrice di un processo di liberazione dal basso, ancorché con mezzi autoritari. Secondo Gobetti, la rivoluzione aveva finalmente formato una reale «coscienza politica», aveva gettato le basi di uno Stato moderno ed elevato la Russia al livello di civiltà dei popoli occidentali. Il Paradosso dello spirito russo è il libro incompleto – e in parte ‘costruito’ da Santino Caramella, curatore dell’edizione postuma del 1926 – nato da quella originale e controversa tesi.

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Articolo pubblicato il 26/09/2016