New York, bombe "piene di chiodi per uccidere".

L'ordigno esploso a Chelsea, nel cuore di Manhattan, è stato realizzato con una pentola a pressione - Arrestate 5 persone.

NEW YORK - Cinque persone sarebbero state arrestate nel corso delle indagini sull'esplosione di un ordigno a New York che ha causato il ferimento di 29 persone. I fermi sono stati effettuati dall'Fbi ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verrazzano che unisce Brooklyn a Staten Island.

L'auto con i cinque arrestati è stata fermata a Brooklyn sulla Belt Parkway, una delle arterie che portano verso il principale scalo aereo di New York, il Jfk. Non è chiaro se la vettura si dirigesse proprio verso l'aeroporto oppure in direzione contraria verso il ponte di Verrazzano in direzione Staten Island e New Jersey. Secondo quanto riportano alcuni media sarebbero già in corso degli interrogatori. In New Jersey domenica mattina era esploso un altro ordigno senza provocare feriti.

Una bomba dello stesso tipo è esplosa ieri in un cassonetto è esploso a Manhattan, tra la 23ma strada e la 7ma avenue nel quartiere di Chelsea, causando 29 feriti tutti successivamente dimessi dall'ospedale. L'esplosione che ha scosso il quartiere di Chelsea, nel cuore di Manhattan, è stata fortissima: i social media, immediatamente inondati di commenti e notizie, raccontano che il rumore è stato sentito anche sull'altra sponda del fiume Hudson, ad Hoboken.

L'ordigno, secondo quanto riporta il Ny Times, era costituito da una pentola a pressione piena di schegge metalliche. Una bomba, dunque, "fatta per uccidere". Alcuni video mostrano in azione lo stesso uomo nei due siti a New York dove la polizia ha rinvenuto gli ordigni esplosivi.

A qualche isolato di distanza dal luogo dell'esplosione sulla 23ma strada (tra la sesta e la settima Avenue), infatti, è stato trovato un secondo ordigno, molto simile, realizzato artigianalmente con una pentola a pressione da cui uscivano dei fili collegati a un telefono cellulare: l'ordigno è stato rimosso mentre un terzo 'pacco sospetto', sempre nella zona, si è rivelato un falso allarme. Vicino alla pentola a pressione è stata trovato un pezzo di carta con una scritta.

Sulla matrice dell'attentato, intanto, continua l'incertezza. Al momento nessuna pista è esclusa, le indagini proseguono, ma le autorità sono caute nel parlare di terrorismo internazionale.

Per il momento "non vi sono prove di una connessione terroristica", ha detto il sindaco di New York, Bill de Blasio, sottolineando però che si è trattato di "un atto intenzionale". Più tardi il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha detto che non esiste una prova di una connessione al terrorismo internazionale. Tuttavia, precisa, "la fase investigativa è nelle sue prime fasi".

 

 

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Articolo pubblicato il 19/09/2016