L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: terremoti nucleari
Foto di repertorio (repubblica.it)

L'aspetto preoccupante dei terremoti indotti

Il terremoto che ha messo in ginocchio le popolazioni di centro Italia ha riportato l’attenzione dell’uomo su quelle forze incontrollabili della natura che infliggono gravi perdite in vite umane, colpevoli solo della fiducia riposta nei propri simili preposti alla loro sicurezza dalla costruzione delle case fino al consolidamento di esse nel tempo.

E le responsabilità diventano oggetto di contesa fra le varie istituzioni che hanno in carico il prosieguo esistenziale del genere umano sotto tutti gli aspetti, in primis la certezza di risiedere sotto “un tetto” sicuro e protettivo.

Ma, ahimè, le Marche ed il Lazio hanno nuovamente messo alla luce le debolezze dell’uomo e la sua incapacità di fronte alla potenza incontrollabile delle placche tettoniche in continua sistemazione, ciò che provoca altrettanti assestamenti direttamente proporzionali alla profondità in cui si verificano.

Ma c’è anche un aspetto più preoccupante e sono i terremoti indotti, nati cioè da quelle che gli studiosi definiscono “influenze esterne dirette”. Esse sono causate, come negarlo, dall’uomo stesso che, in cerca del miglioramento della vita, non esita a negare i diritti al Pianeta che tanto generosamente lo accoglie.

Per cui si pensa sempre al profitto che le estrazioni minerarie e similari, come pure le costruzioni di opere importanti quali dighe o gallerie, possono generare senza minimamente preoccuparsi delle possibili conseguenze parallele la cui neutralizzazione porterebbe alla lievitazione dei costi a discapito dei profitti, unico vero obiettivo da perseguire con tenacia e determinazione.

Ho lasciato per ultime le esplosioni sotterranee, gli esperimenti nucleari, per essere chiari, tesi a collaudare le grandi potenze da poter sviluppare in nome di quel prestigio che incute timore a chi ne potrebbe portare gravissime conseguenze.

Ma, in effetti, le conseguenze le sta subendo ormai da tempo il mondo intero;  e l’ultimo esperimento messo in atto dalla Corea del Nord ha nuovamente “irritato” la consistenza dello stesso Pianeta con una sfrontatezza inaudita paragonata all’atomica che distrusse la città di Hiroshima.

Ed anche qui la mano dell’uomo si è rivelata nella peggiore delle sue espressioni, in quella che è la ricerca al fine distruttivo.

E l’altro uomo, quello destinato a subire, non può che far nuovamente ricorso alla proprie qualità cerebrali, mal concepite nell’esempio appena descritto, e nella volontà di sopravvivere per affermare, per l’appunto, il suo diritto alla vita.

E pensare, già pensare, che queste sperimentazioni, chiaramente a sfondo bellico sono proibite a livello internazionale!

Proibite sì, ma solo sulla carta. 

 

                                                                                           Massimo Calleri 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/09/2016