Saluzzo (CN) - Al Politeama Oliver Ker Ourio Trio

Per la rassegna Jazz Vision 2016 sabato 17 settembre

Quinto appuntamento per la rassegna “Jazz Visions”, organizzata dal Cenacolo Studi “Michele Ginotta” sotto la direzione artistica di Luigi Martinale: stasera, sabato 17 settembre, al Teatro Politeama di Saluzzo (via Palazzo di Città),alle ore 21,15, sul palco “Oliver Ker Ourio Trio” con Oliver Ker Ourio, armonica cromatica, Emmanuel Bex, organo Hammond, Matthieu Chazarenc alla batteria. Ingresso 10 euro, ridotti 7 euro.

A pochi giorni dalla scomparsa di Toots Thielemans, il grande musicista belga che ha portato l’armonica cromatica in territori inaspettati, dandogli dignità artistica, quando prima era considerata uno strumento ad uso esclusivo della musica popolare, il concerto di Olivier Ker Ourio, considerato il suo vero erede, costituisce un omaggio non previsto quanto doveroso. La musica dell’armonicista parigino è fresca, inaspettata, non riconducibile ad altri percorsi ormai noti, a tratti memore dell’isola di Reunion,  dove è cresciuto. Insieme ad Emanuel Bex, un’autorità dell’organo Hammond, e al batterista Chazarenc, vi attirerà nel suo mondo musicale e diventerete ben presto suoi fan. 

 

 

Olivier Ker Ourio 

 

Il suo cognome tradisce lontane origini bretoni, nonostante sia cresciuto sull’isola di Reunion, territorio d’oltremare nell’Oceano Indiano. Dopo gli sudi si è stabilito a Parigi, collaborando col meglio del jazz francese e internazionale, da Michel Petrucciani a Martial Solal, da Paolo Fresu a Dave Kikoski, da Philippe Catherine a Stefano di Battista. Il suono della sua armonica cromatica è stato scelto per la musica di molti nomi di spicco del panorama musicale: Sylvain Luc, Marcel Azzola, Michel Legrand, Didier Lockwood, Ralph Towner. Ha suonato in ogni angolo del mondo. Molto attivo come solista e compositore ha registrato otto album da leader. 

 

Emmanuel Bex 

 

Figlio di musicisti,  dimostra fin dalla tenera età un grande talento musicale. Segue regolari studi accademici, vincendo numerosi premi.  L’incontro con Bernard Lubat, ”agitatore musicale e d’idee” lo spinge alla ricerca di un percorso cretivo e personale. Sarà però l’incontro con Eddie Louiss che gli farà scegliere l’organo Hammond B3 come suo strumento principale.  Nel 1995 riceve dall’ Académie du jazz il premio Django Reinhardt. Le registrazione e le tournées internationali si susseguono, in compagnia di Christian Escoudé, Gordon Beck, Claude Barthélemy, Marcel Azzola, Biréli Lagrène, André Ceccarelli, Sylvain Beuf, Michel Graillier, Aldo Romano. Nel 2004 riceve il premio Django d’Or come musicista dell’anno. 

 

Matthieu Chazarenc 

 

Inizia lo studio della batteria a sei anni, sotto la guida del padre. Segue quindi regolari studi accademici di percussione.  Termina gli studi al conservatorio di Tolouse con un Premier Prix de batterie  conseguendo il Diplôme d’Etat de Jazz. Nel 2000, entra al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris, dove studia batteria con Daniel Humair, concludendo gli studi con “ le Premier Prix”. Ha seguito lezioni private a New York con John Riley, Jeff Ballard e Ari Hoenig. Nel tempo ha collaborato con un grande numero di musicti; fa parte stabilmente del trio del pianista Manuel Rocheman, del quartetto del sassofonista Eric Séva, del trio del pianista americano Benny Lackner, oltre che del trio di Oliveir Ker Ourio.

  

 

 

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Articolo pubblicato il 17/09/2016