L’EDITORIALE della DOMENICA di CIVICO20NEWS - Enrico S. Laterza (S)borsa (dis)valori
foto © aut./Roosevelts/WanderingTrader

Nel giorno delle Torri Gemelle, una riflessione: quali principi segue l’Occidente? solo i soldi?

Premessa: l’articolo che segue sarà pieno di banalità.

Donne col niqab a Sanaa, Yemen, 2012, foto © Khaled Abdullah / Reuters / IBT

La prima è che, se a uno piace andare in giro dentro un sacco nero coi buchi per gli occhi, tipo Charlie Brown al campeggio, nessuno glielo impedisce (nel rispetto, però, delle esigenze di riconoscibilità, in base alle vigenti norme di sicurezza; quindi niente veli che coprano completamente il volto). E con ciò si esaurisce l’interessantissima quanto oziosa e stucchevole querelle estiva - che tanto ha occupato l’opinione-pubblica dai vari pulpiti muniti di ombrellone - in merito al cosiddetto burkini, vietare il quale, pur con le migliori intenzioni secolari e le peggiori ambizioni elettorali, esibite ad esempio dai cugini transalpini tra luglio e agosto, s’imbatte inevitabilmente in un inappellabile verdetto di incostituzionalità, oltre a mettere effettivamente a rischio di sanzioni le suore sulla spiaggia…

 

Dov’è, però, il limite tra lecita, accettabile scelta personale e condivisibile interesse collettivo, per garantire l’uguaglianza e il benessere degli individui nella società?

 

Negare una libertà per affermare la libertà è liberale o illiberale?


Altro discorso è interrogarsi su che significato rivesta indossare abiti che occultano il corpo femminile, come il niqab: semplice ossequio alla tradizione e/o osservanza confessionale dei precetti coranici, rivendicazione identitaria, simbolo di sottomissione al maschio?


Ecco, una nuova autoconstatazione (amichevole): più domande che risposte, in questo editoriale domenicale.


Classifica SIPRI dei principali Paesi esportatori di armi nel 2014 © SIPRIEnnesima ovvietà: i flussi migratori - specialmente dall’Africa verso l’Europa - di popolazioni che fuggono da fame e guerre (entrambi fenomeni “esogeni’”, giacché i principali sfruttatori di risorse e produttori/esportatori di armi sono USA, Russia, Francia, Inghilterra, Germania e probabilmente la Cina - che non lascia trapelare i dati -, con l’Italia nella top ten della relativa classifica SIPRI) appare di dimensioni bibliche; illudersi di arrestarlo o frenarlo mediante muri e sinistre barriere di filo-spinato ai labili, permeabili confini nazionali - cancellando Schenghen - è paragonabile a cercare di fermare un’alluvione con lo scolapasta. Al massimo, sarebbe auspicabile un minimo di contingentamento coordinato con i paesi d’origine, affiancato da maggiori controlli e indagini. Non bastasse, si sa e s’è visto che la gran parte degli attentatori stragisti non approda coi gommoni, bensì assai spesso con il bus o l’aereo, grazie a falsi documenti di identità, quando non si tratti di cittadini nativi e/o regolarmente residenti nei quartieri periferici - o centrali - delle stesse metropoli colpite (figliastri sfornati da un meltin’ pot mal cucinato e indigesto).

Sadiq Kahn, il nuovo sindaco laburista di Londra, dal 2016, foto © aut./Eunews

Tali considerazioni, insieme alle rilevazioni dei trend demografici in democrazia, conducono ad una conclusione: nel Vecchio Continente le proporzioni quantitative dei diversi gruppi etnici vanno gradualmente mutando; e alle urne “il numero è potenza” (che, paradossalmente, era slogan dei regimi fascisti). Sadiq Khan, il nuovo sindaco di Londra, somiglia certamente a un moderno progressista di idee avanzate; ma che esito darebbe un sondaggio tra le indistinte moltitudini di musulmani, moderati o meno, a proposito di donne, minoranze, istruzione e informazione? (Il vicino caso turco non incoraggia, Erdogan docet.)


Non vorremmo che i nostri nipoti ripiombassero in un medioevo dal quale siamo appena usciti (nel Belpaese ricordiamo tuttora il delitto d’onore e l’antico diritto di famiglia - che all’incirca prescriveva “la moglie segua il marito” -, legge abrogata ed emendata solo nel 1975). In che modo evitarlo?


La sfida, per non soccombere, per salvarci dal non occasionale tramonto dell’Occidente (citando il titolo del noto saggio di Oswald Spengler), è dunque culturale, di civilizzazione (Kultur und Zivilisation): ispirandoci all’eccellenza dell’eredità intellettuale illuminista, insieme a quella giudaico-cristiana, innalzando le menti, dobbiamo risollevare le sorti dei valori fondanti che ci rappresentano. Non, però, il binomio consumismo e soldi, banche e finanza, profitto ad ogni costo, ovvero Mammona, il dio Denaro dominante. Insomma, filosofica speculazione anziché speculazione borsistica. La forza del pensiero. Vincere convincendo.


Oggi, 11 settembre, per non isterilire le commemorazioni in vuota fuffa retorica, bisogna scacciare i facili pregiudizi e gli “ismi”, perché laicità non si degradi in laicismo, la religiosità in fanatismo, o l’Islam in islamismo.


Padre Jacques Hamel, sacerdote 86enne ucciso dai terroristi islamici nella chiesa parrocchiale di Saint-Etienne-du-Rouvray (Rouen), il 26 luglio 2016, foto © aut./AFPCosì noi persone di qualsiasi credo, compresi gli agnostici, degni membri della “razza umana” di cui parlava Einstein, onoreremo la testimonianza di padre Jacques, l’anziano sacerdote della parrocchia di Saint-Etienne, lui che, sino al giorno del martirio, oppose appunto integrazione ad integralismo, l’accoglienza all’ostilità, la vita alla morte.

Mai, faccia-a-faccia con la minaccia del terrorismo assassino, arretreremo e cederemo alla paura e all’odio, all’illogica logica dell’orrore abominevole, magari cadendo nell’errore di mirare alla cieca furia della vendetta, facendo il gioco dei jihadisti, e - sempre senza prestare il fianco a provocazioni, mantenendo il sangue freddo - mai ci inginocchieremo in segno di resa di fronte alla violenza.

 

Mai chineremo il capo o perderemo la testa, neanche nel momento in cui ci sgozzano e ce la tagl…

 

 

 

Enrico S. Laterza

 

 

 

 

© 2016 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/09/2016