Torino, i dialoghi della sindaca Appendino

Ieri mattina ha incontrato l’Arcivescovo Nosiglia e aperto i colloqui con la gente delle Circoscrizioni

Gli impegni istituzionali di Comune e Regione slittano ancora di una settimana, ma ieri mattina la Sindaca Appendino ha dato il via ad impegni già programmati poco dopo il suo insediamento.

Ha dapprima incontrato l’arcivescovo Nosiglia, presso la Sala Congregazioni di Palazzo di Città, con una nutrita delegazione della Curia. Poco dopo, nei locali della Circoscrizione I° di via Dego, 6 si è intrattenuta con oltre trecento persone, intrecciando un fitto e personale dialogo che si è protratto per oltre tre ore.

Iniziare un percorso collaborativo. Mettere a sistema le forze. Dialogare insieme per il bene di Torino riassumono i temi dell’incontro delle delegazioni Città di Torino e Curia. La sindaca con alcuni assessori , mentre l’Arcivescovo Cesare Nosiglia, oltre al Vicario Generale Monsignor Valter Danna,  era accompagnato dai responsabili dei settori portanti della Curia Metropolitana.

Hanno parlato di welfare (emergenza casa, povertà, rom e migranti), non inteso solo come assistenzialismo, ma come inclusione sociale, e di periferie. Il criterio di riferimento dovrà essere anche antropologico e culturale, affinché ogni persona si senta pienamente valorizzata come cittadino di questo territorio.

Al centro del dibattito il percorso dell'Agorà del sociale, già avviato dalla Diocesi in passato: l'ampio tavolo di confronto con tutte le istituzioni, le agenzie educative, il terzo settore, il mondo delle imprese e del lavoro con lo scopo di individuare insieme un "nuovo modello di welfare" che sostenga il territorio ad uscire da una crisi che non è solo economica ed occupazione, ma sociale e culturale.

La Città ha accolto l'invito di Monsignor Nosiglia per partecipare attivamente al progetto, individuando un chiaro collegamento con quanto indicato dal programma dell'Amministrazione e dal piano periferie, approvato tempestivamente in Giunta il 23 agosto scorso per partecipare al bando di 18 milioni stanziati dal Governo.

La Città in collaborazione con la Diocesi avvierà i lavori preparatori per la realizzazione di un protocollo per le periferie finalizzato allo sviluppo di azioni materiali e immateriali per la riqualificazione. E’ già stata programmata la prossima riunione dell'Agorà del sociale sarà l'occasione per la presentazione di una bozza condivisa, dove sarà trattato in particolare il tema della disoccupazione giovanile.

Particolarmente significativo l’incontro alla prima Circoscrizione. Nel momento del distacco tra il cittadino, la politica e le istituzioni, è stato quasi sorprendente, constatare con quale partecipazione e calore, oltre 300 torinesi si sono letteralmente accalcati intorno alla sindaca per esporre i loro problemi. Presentazioni e richieste diversissime tra di loro. Da aspetti personali , alla sicurezza del quartiere, ai disagi sociali, al caro affitti, alla crisi dei piccoli negozi asfissiati dalla grande distribuzione. Queste sono le istanze presentate che siamo riusciti a carpire. Per ogni persona e richiesta  presentata è emerso non soltanto l’interesse di Chiara Appendino all’ascolto, ma si è riscontrata la conoscenza del caso, per gli aspetti maggiormente eclatanti.

Tra i presenti c’era una nutrita delegazione del Comitato a difesa dell’Ospedale Oftalmico capeggiata dal Presidente Pier Carlo Perruquet. Il comitato che nel frattempo ha raccolto altre adesione che oggi superano le 85000, ribadisce la richiesta di sempre.

Mantenere integra e unitaria la struttura di via Juvara (che oltre a soddisfare gli utenti, macina utili), per scongiurare lo spezzatino, cioè la dispersione delle attività tra i locali da risanare del dermatologico di via Cherasco ed il Giovanni Bosco, con il dimezzamento immediato dei letti.

Va precisato, come ribadisce il presidente Perruquet che  per adeguare l’attuale sede alle norme di sicurezza e vivibilità della struttura, nonché per le Sale Operatorie,  sono stati spesi oltre 20 milioni e alcuni lavori sono ancora in corso. L’eccellenza della struttura e gli encomiabili risultati ottenuti sono riconosciuti anche a livello internazionale nei simposi medici.

Oltre all’Oculistica anche i reparti di Diabetologia e Cardiologia raggiungono risultati d‘eccellenza.

La sindaca è ben conscia del problema e tiene a informare la delegazione che, nel corso di precedenti colloqui con la Regione, ha riscontrato l’assoluta determinazione e intransigenza dell’assessore regionale alla Sanità Antonino Saitta , di voler perseguire sino in fondo la sua decisione, forte anche dell’appoggio ministeriale.

Il Comune a settembre raccoglierà ogni elemento utile da parte del Comitato per la difesa dell’Oftalmico. Verrà convocata la commissione consigliare competente e s’impegnerà ad esplorare ogni possibile via d’uscita con al Regione Piemonte.

I difensori dell’Oftalmico ne escono rincuorati dall’incontro con la Sindaca. Sono  già confortati dall’interessamento che hanno ottenuto, se considerano  il costante diniego al dialogo manifestato dalla Giunta regionale, nelle persone del presidente Chiamparino e dell’assessore Saitta e da autorevoli rappresentanti del precedente governo della città.

In questi anni, come conclude Perruquet, “ne abbiamo viste tante, ma non ci simo mai arresi, anche in quest’occasione, combatteremo sino in fondo”.

L’incontro con i cittadini della Circoscrizione I° apre una serie di contatti della sindaca che coinvolgerà tutta la città. Giornata positiva quindi. Che s’inizi a voltare pagina?

Il dialogo è alla base della democrazia ed il coinvolgimento dei cittadini è  l’elemento prioritario del buon governo. Staremo a vedere, con un pizzico d’ottimismo.

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Articolo pubblicato il 30/08/2016