Usa - La Fed è incerta sui tassi di interesse.

La banca centrale spaccata sull'ipotesi di un aumento a breve, forse a settembre, ma intanto ieri borse in rosso.

NEW YORK - Un aumento dei tassi di interesse potrebbe arrivare a breve. La Federal Reserve (Fed) resta spaccata sulla tempistica della prossima stretta e decide di attendere nuove indicazioni sull'economia prima di decidere.

La porta è aperta, quindi, per un rialzo dei tassi a settembre. Ipotesi che spaventa le Borse, tutte in rosso. L'Europa, già chiusa quando i verbali della riunione del 26 e 27 luglio sono pubblicati, chiude in territorio negativo, con Milano maglia nera.

Piazza Affari perde l'1,58%, con le banche sotto pressione. Wall Street trascorre la maggior parte della seduta in territorio negativo, per poi muoversi intorno alla parità.

Ad agitare lo spettro di una aumento già in settembre è stato nelle ultime ore William Dudley, il presidente della Fed di New York. Le sue parole sono però state 'contraddette' da James Bullard, il numero uno della Fed di St. Louis, che pur escludendo una recessione americana prevede un solo rialzo dei tassi fino al 2018.

 

Affermazioni contrastanti che riflettono la spaccatura interna alla Fed, con alcuni membri del Fomc (Federal Open Market Committee) che appoggiavano l'ipotesi di una stretta già in luglio, anche per evitare il materializzarsi dei rischi al sistema finanziario legati al basso costo del denaro.

La presidente Janet Yellen è riuscita però a far raggiungere un compromesso: attendere nuovi dati sull'economia prima di decidere. La banca centrale americana si lascia così tutte le opzioni aperte, anche un aumento a settembre.

Per agire è però necessario un consenso più forte sulle prospettive di crescita, sul mercato del lavoro e sull'inflazione.

"È appropriato continuare a lasciare le opzioni aperte e mantenere la flessibilità di aggiustare il tiro sulla base delle informazioni economiche" afferma la Fed nei verbali, sottolineando che "la rapida ripresa dei mercati dopo la Brexit e l'accelerazione del mercato del lavoro in giugno ha alleviato due incertezze chiave per l'outlook".

 

Nonostante i rischi per le prospettive economiche americane "sono diminuiti", gli analisti continuano a ritenere che un aumento dei tassi il prossimo mese è improbabile data la vicinanza al voto negli Stati Uniti. Se la Fed deciderà di agire lo farà in dicembre, a un anno dal suo primo aumento dei tassi dal 2006.

 

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Articolo pubblicato il 18/08/2016