Cronaca dai quartieri di Torino - Coordinamento Nazionale No degrado e Mala Movida
Foto di repertorio

Nelle città italiane sono nati associazioni e comitati di cittadini sempre più sensibili a queste tematiche

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato che ci giunge da Simonetta Chierici, nostra affezionata lettrice, che ripercorre un problema da tempo alla ribalta della cronaca ed altrettante volte trascurato dalle Istituzioni se non addirittura irriso dall'amministrazione comunale PD guidata da Piero Fassino.

 

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Desiderare rispetto per le persone e i luoghi dovrebbe essere un istintivo moto dell’animo umano, soprattutto nei contesti urbani che spesso impongono problematiche amplificate da molteplici fattori. Da anni nelle nostre città si è sviluppato il fenomeno “movida”, nulla di strano, esso affonda le radici nella moda inaugurata in Spagna parecchio tempo fa, di stare per strada e nei locali a bere e divertirsi.

Ma in Italia la rapida degenerazione della “movida” ha portato alla distruzione della salute di milioni di cittadini residenti privati del basilare diritto al sonno, la distruzione di milioni di vite dei fruitori, spesso giovani e giovanissimi, buttati al macello alcolico/drogato senza regole né controlli, lo scempio di zone sempre più vaste delle nostre città, cittadine e centri abitati, spesso testimoni di storia e arte rappresentate da monumenti, straordinari gioielli architettonici, centri storici di inestimabile valore.

Il danno alla salute, il degrado urbano e la piaga dell’alcolismo giovanile rappresentano i cardini del nostro impegno: mentre viene seriamente messa a rischio la salute di chi deve subire costantemente il fracasso delle notti di “mala movida”, mentre un numero impressionante di giovani e giovanissimi viene sistematicamente indirizzato verso un consumo incontrollato di alcol e droga con risultati drammatici a breve e lungo termine per patologie legate a tale consumo.

Dilagano altresì i comportamenti vandalici da parte di chi, sentendosi impunito, scatena il proprio istinto confondendo il concetto di libertà con quello di mancanza di controllo nei confronti della collettività, e la galassia degli “attori” di questo universo, reso assi fertile dalla mancanza di controllo da parte delle Istituzioni, si arricchisce di chi le ruota intorno: spacciatori, violenti, sbandati, abusivi che vendono prodotti fuori legge, a volte delinquenti che facilmente si confondono nel magma delle notti movidare.

Va da sé che se non si ha nessun rispetto per gli altri ancor meno si rispettano i luoghi dove l’espressione dell’istinto si esprime senza freni con la conseguente devastazione di interi quartieri.

Abbiamo inteso aggregare le istanze dei singoli comitati cittadini in questo Coordinamento Nazionale capace di confronto puntuale e costante con le Istituzioni. Prefetti, Questori e Sindaci hanno intuito che l’interazione produce risultati e che la nostra azione diviene supporto delle Istituzioni stesse laddove si rende problematico talvolta il semplice comunicare “cosa si è fatto, cosa si farà” da parte delle Autorità.

Nelle città italiane sono nati associazioni e comitati di cittadini sempre più sensibili a queste tematiche e nel febbraio del 2014 concretizzando un desiderio vissuto da molti ci si è riuniti per la prima volta a Milano per dare il via al Coordinamento Nazionale, un’impresa titanica ed entusiasmante attraverso la quale abbiamo raggiunto la consapevolezza di quanto il problema sia sentito da nord a sud e di quanti in Italia vogliano aderire alla nostra iniziativa.

Siamo ormai in “rete” con tantissime realtà, i nostri obiettivi sono forse ambiziosi ma siamo assai decisi nel nostro impegno: essere costantemente in contatto, creare scambio di notizie su accadimenti e azioni che i nostri comitati nelle varie città mettono in atto, raccogliere documentazione sempre aggiornata su come le varie Istituzioni locali affrontano o non affrontano le problematiche derivanti ad ampio raggio dalla movida selvaggia e dal degrado.

E sulla base di tutto questo materiale partecipare all’elaborazione di progetti da presentare tutti insieme, come Coordinamento, alle stesse Istituzioni, sia locali sia nazionali, per pretendere interventi anche legislativi che portino a trasformare radicalmente la gestione di questo fenomeno divenuto ormai dilagante.

Non vogliamo uccidere il divertimento notturno, come spesso ci accusano di voler fare, vogliamo o meglio vorremmo che fosse divertimento responsabile e non devastazione.

Al tempo stesso è nei nostri progetti elaborare proposte costruttive, attraverso convegni, incontri, mobilitazione di personalità di cultura e non solo, che diano il segno forte della urgente necessità di sviluppare linee fondamentali per l’evoluzione e la crescita di una nuova coscienza del rispetto non solo della persona umana ma anche di questo splendido Paese.

Desideriamo insomma mettere le Istituzioni di fronte a questa complessa realtà e con esse dialogare, farci sentire dai media, fare “molto rumore” (!!) per ottenere che il rumore, anzi il fracasso e il degrado cedano il passo al rispetto di tutti.

 

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Articolo pubblicato il 10/08/2016