Torino. Sindaca Appendino, la sopravvivenza dell’Oftalmico dipende anche da lei!

Settimane decisive affinché il buon senso abbia la meglio sulle scelte scellerate

L’ormai annosa vicenda dell’ospedale Oftalmico, la settimana scorsa ha evidenziato nubi minacciose e qualche spiraglio di luce.

Nel corso della seduta del Consiglio regionale di martedì 19, rispondendo ad un’interrogazione dei consiglieri di Forza Italia Gilberto Pichetto, Claudia Porchietto e Gianluca Vignale, sul futuro dell’Oftalmico, l’assessore Saitta ribadiva sprezzante la validità del suo piano di smantellamento dell’ospedale di via Juvarra, riproponendo ll costoso ed indigesto spezzatino, tra il Dermatologico San Lazzaro e il Giovanni Bosco.

Al che il capogruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto in una nota affermava che "L'assessore alla Sanità Antonio Saitta - ribadendo la propria competenza in esclusiva in materia - ha confermato in Consiglio che sull'Oftalmico non è cambiato nulla: chiuderà e subirà l'effetto spezzatino annunciato già a più riprese dalla Giunta regionale. Per poi concludere "Le parole di Saitta che in modo tranchant chiudono in modo sprezzante a qualsiasi soluzione alternativa alla chiusura dell'Oftalmico smascherano una volta per tutte le reali intenzioni del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle”.


Ma lo schieramento che compatto aveva difeso la sussistenza dell’Oftalmico  che raggruppa esponenti e consiglieri del M5S, di Forza Italia e della Lista facente capo al già candidato sindaco Roberto Rosso non demorde.

Venerdì, nel corso del Consiglio di Circoscrizione 6, Raffaele Petrarulo, capogruppo della Lista Roberto Rosso sindaco, ha presentato un’Ordinanza approvata poi all’unanimità da tutti i consiglieri presenti e che la presidente della Circoscrizione Carlotta Salerno presenterà alla sindaca Appendino.

Nel documento si ripercorre la scelta scellerata della Giunta Regionale e le molteplici prese di posizione contro lo smembramento dell’Oftalmico, suffragate dai risultati ottimali raggiunti in quella struttura, oltre al sostegno  della maggior parte delle forze politiche, oltre all’azione costante e meritoria del Comitato a sostegno dell’Ospedale Oftalmico.

Giù nella precedente legislatura, il 30 marzo, su istanza dei consiglieri di Forza Italia Davide Bandiera e Laura Cavallari si era tenuta una sessione del consiglio  della prima Circoscrizione, aperto al pubblico  con la partecipazione di molti dei consiglieri regionali, comunali e circoscrizionali, tra i quali lo stesso Petrarulo, che oggi sostengono nuovamente il diritto alla sopravvivenza dell’Oftalmico.

In quell’occasione, anche l’ex vice sindaco Elide Tisi, si era dimostrata molto sensibile all’argomento.

Nei prossimi giorni il consiglio comunale prenderà atto dell’Ordinanza approvata dalla sesta circoscrizione e non dovrebbero esserci ostacoli.

Come già evidenziato in un precedente articolo, anche i consiglieri di Forza Italia hanno depositato interrogazioni in merito in ogni circoscrizione, per cui le pressioni ad agire nei confronti della sindaca, saranno molteplici e concordi.

Intanto rumors, di solito attendibili, ci assicurano che prima delle vacanze Chiara Appendino si occuperà in modo fattivo dell’affaire Oftalmico e del mantenimento in vita dell’ospedale di via Juvara, sino a quando, con la costruzione della Città della Salute di via Nizza, potrà trovare una sede unica e funzionale nell’ambito delle specialità  e delle eccellenze del sistema sanitario torinese.

La mancata attenzione sull’argomento contrasterebbe palesemente con l’impegno profuso in consiglio regionale e sul territorio in modo specifico dai consiglieri regionali del partito della sindaca, Stefania Batzella e Davide Bono, oltre ai già citati consiglieri di altri partiti.

Nell’ambito dell’entente cordiale stabilita con Sergio Chiamparino, la sindaca Appendino non dovrebbe aver difficoltà a fargli capire che non si distrugge una struttura sanitaria che produce utili, oltre ad erogare prestazioni sanitarie   ben accettate e difese dalla popolazione e dagli utenti.

Lo attestano la oltre 80000 firme raccolte dal Comitato a tutela dell’Ospedale Oftalmico.

Sergio Chiamparino in gioventù, seppur per breve periodo è stato un ricercatore all’Istituto di Economia all’Università e le logiche di bilancio, oltre alle opportunità politiche gli dovrebbero essere famigliari.

Dalla Sanità Piemontese sta per uscire di scena il direttore generale Fulvio Moirano. Il suo merito è stato indubbiamente quello di aver contribuito ad arginare il debito formatosi ed ingigantitosi a causa delle scelte errate ed alla gestione a briglia sciolta delle giunte regionali presiedute da Enzo Ghigo, Mercedes Bresso e Roberto Cota.

Non si deve dimenticare  però il cinismo con il quale ha gestito il suo potere dimenticando che l’azienda sanitaria non è una fabbrica di manufatti, ma che al centro dovrebbe esserci sempre il cittadino.

Se la Politica assumesse i il sopravvento sulla miope gestione delle cifre, forse si potrebbe per lo meno inaugurare la stagione del buon senso, non disgiunto dalla logica e dal rigore.

La settimana scorsa la sindaca Appenino, nel primo incontro con gli amministratori di GL Events ha strappato un accordo molto conveniente per la città e tale da permettere l’edizione 2017 del Salone del Libro al Lingotto, a prezzi dimezzati.

Accordo che gli incapaci assessori delle giunte precedenti, non erano stati in grado neppure di proporre.

Auguriamoci riesca a fare il bis in difesa dell’Oftalmico.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 25/07/2016