“Il Maestro, una storia di judo e di vita” Il ricordo di Bruno Caccia, un Magistrato che ha pagato con la vita

Venerdì 22 luglio 2016 ore 21 - Cascina Caccia - Via Serra Alta 6, San Sebastiano da Po

Cascina Caccia, il luogo da cui 33 anni fa partì l’ordine di uccidere il procuratore Bruno Caccia e che solo nel 2007 venne effettivamente liberato e confiscato alla famiglia malavitosa Belfiore, sarà il palcoscenico d’eccezione di “Il Maestro. Una storia di judo e di vita”, il nuovo impegno teatrale di Eleonora Frida Mino.

La monologhista torinese chiude la stagione teatrale scegliendo come location un luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata: Cascina Caccia, per proseguire il suo impegno per la legalità. “La Cascina – spiega l’attrice, ex avvocato – ha avuto una storia molto travagliata. Da quando è stata emessa la misura di confisca dei beni della famiglia Belfiore a quando effettivamente l’immobile è stato restituito alla collettività sono trascorsi 11 anni”.
Il processo di liberazione del bene è stato infatti lungo e difficoltoso, ostacolato anche attraverso un tentativo di raccolta firme.

È stata necessaria la nomina di un prefetto ad acta e una coraggiosa azione dell’amministrazione cittadina per recuperare la cascina ottocentesca e affidarla prima al Gruppo Abele e poi all’associazione Acmos, che ora ha restituito alla collettività un luogo dove si trattano i temi dell’antimafia sociale, dove si coltivano prodotti giusti (miele e nocciole) e dove molte storie di persone ripartono.

Mi sembrava il luogo giusto dal quale raccontare un’altra storia di lotta alla malavita, quella della Palestra di Scampia – prosegue Eleonora Frida Mino -, dove ogni giorno il Maestro Gianni Maddaloni e il suo ‘clan del bene’ combattono la criminalità attraverso l’insegnamento del judo e delle sue regole. Un codice di condotta che dà speranza a chi, in un quartiere difficile come quello di Scampia a Napoli, spesso non ha scelta. O almeno crede di non averne”.

La trama è, ancora una volta, liberamente tratta da un romanzo di Luigi Garlando, già ispiratore di “Per Questo!” (che raccontava la vita di Giovanni Falcone). Lo strumento di divulgazione è il judo, una disciplina di vita più che uno sport. Fiducia, rispetto e condivisione: sono i tre baluardi sui quali si fondano gli insegnamenti del Maestro Maddaloni, padre e allenatore di Pino, medaglia d’oro alle Olimpiadi Sidney 2000.

Scampia – conclude Mino - è un simbolo positivo: i sogni si possono realizzare e il destino si può costruire, a Napoli, come a Torino, a Roma come a Palermo. La lotta per la legalità non conosce confini e non è prerogativa di una città o di un quartiere. Siamo partiti dalla Campania per parlare a tutta l’Italia”.

La serata è organizzata all’interno dei campi estivi promossi da Libera e gestiti dall’Associazione Acmos.

Prenotazioni entro giovedì pomeriggio inviando una mail a: cascina.caccia@acmos.net


Per informazioni sulle date autunnali della tournée consultare il sito www.eleonorafridamino.com

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Articolo pubblicato il 20/07/2016