Now You See Me 2 - il ritorno dei Quattro Cavalieri

Sequel della pellicola del 2013 che prosegue con le (dis)avventure e i trucchi dei quattro prestigiatori ricercati dall'FBI

Anno: 2016 

Titolo originale: Id. 

Paese: USA 

Durata: 129 minuti 

Genere: Azione, Thriller, Commedia 

Regia: John M. Chu 

Sceneggiatura: Pete Chiarelli, Ed Solomon

Cast: Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Dave Franco, Lizzy Caplan, Michael Caine, Morgan Freeman, Daniel Radcliffe 

 

[ATTENZIONE: Chi non avesse visto il primo film e si accinga a farlo si astenga dalla lettura, poiché sarebbe impossibile scrivere del seguito senza rivelare importanti avvenimenti del prequel.]

Nel 2013 Now You See Me - I maghi del crimine registrò ottimi successi e giudizi prevalentemente positivi, affascinando gli spettatori con la machiavellica storia di quattro illusionisti dai trucchi strabilianti, beniamini del pubblico e ricercati dall'FBI per aver derubato diversi enti e un imprenditore senza scrupoli, vendicando la morte del padre del loro leader, agente federale dall'insospettabile passato "magico".

Arriva nelle sale il sequel, Now You See Me 2, che riprende le fila da un flasback dell'evento da cui ebbe origine la scintilla del primo film, ovvero la morte del padre dell'agente Dylan Rhodes (Mark Ruffalo), quando questi non era che un bambino, al seguito del fallimento di un pericoloso trucco illusionistico tentato in extremis per riabilitarsi dopo essere stato smascherato dall'implacabile ex-mago e giornalista Thaddeus Bradley (Morgan Freeman). Questo espediente aiuta nella visione chi non ha visto il prequel, nonostante i molti pezzi del complicato puzzle, che richiederebbero una visione preliminare. I Quattro Cavalieri, dopo le gesta - eroiche per il pubblico ricompensato con piogge di denaro, fuori legge per l'FBI che li bracca da mesi - culminate nella loro ammissione nell'"Occhio", la società segreta di illusionisti con intenti alla Robin Hood a cui li avvicina Rhodes, tornano alla ribalta per sventare i malefici piani di un uomo d'affari, solo per finire misteriosamente trasportati a Macao, nella trappola di un suo ex socio (Daniel Radcliffe), ricco e giovane magnate deciso a impossessarsi di un innovativo e pericolosissimo software servendosi dei quattro maghi. Come già nel primo, trucchi e magie saranno fonte di molte sorprese...

Ritroviamo il cast eterogeneo e talentuoso della prima pellicola; nei panni dei Cavalieri rivediamo Jesse Eisenberg, eternamente mediocre ed eccessivamente glorificato, Dave Franco, fratello del più noto James, e il bravo Woody Harrelson, ironico e caustico nel ruolo di Merritt, ma alquanto grottesco in quello del gemello Chase (ma forse buona parte della ridicolaggine del personaggio proviene dal terribile doppiaggio); a sostituire il personaggio di Isla Fisher incontriamo l'altrettanto brava Lizzy Caplan. Nulla da dire sui due mostri sacri Morgan Freeman e Michael Caine, un Mark Ruffalo in buona forma che si giostra tra FBI e Cavalieri, e Daniel Radcliffe in un ruolo abbastanza riuscito, che soprattutto nella prima parte ci fa quasi sperare che l'attore si sia finalmente scollato di dosso Harry Potter (e in questo la barba giova molto).

Il regista John M. Chu, anche coreografo, conferisce al film la giusta spettacolarità, in un genere il cui elemento dominante è senza dubbio quello visivo. Alcune sequenze sono coinvolgenti e dal ritmo incalzante; lascia senza fiato quella in cui i quattro uniscono le forze per rubare un fondamentale chip da un grande e sorvegliatissimo macchinario futuristico, in un gioco di scambi e continui trucchi illusionistici da grandi prestigiatori (e ladri) che sembra un balletto vorticoso. Ancora, di grande impatto le grandiose scene di nuovi trucchi ai quattro angoli di Londra che vediamo verso il finale, pioggia che sale invece di scendere, luci abbaglianti e inspiegabili sparizioni.

In generale si può affermare che il punto forte del film, insieme alla buona trama ben scritta, risiede proprio nel mettere in mostra il campionario dei vari e sorprendenti numeri illusionistici, compresa la rivelazione dei trucchi che li animano (fulminante, in questo senso, la sequenza in cui appare la Caplan). Proprio per questo, l'andamento eccede talvolta nei dialoghi, laddove, come già ribadito, sarebbe l'occhio a doverla fare da padrone. Ciononostante, Now You See Me 2 è una visione coinvolgente e ricca di avventure, non originale e mozzafiato come la trilogia degli Ocean di Steven Soderbergh, né impreziosita dall'eleganza narrativa di The Prestige di Nolan, ma regge il confronto con il primo film, caratteristica molto rara in un sequel, e diverte con l'eterno, inafferrabile fascino della magia.

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Articolo pubblicato il 20/07/2016