Nizza 2016. Cosa aspettiamo ancora per andarli a prendere nelle loro tane?

Gli assassini sono tra noi: momento di riflessione sulla nostra paura e qualche articolo di un anno fa

18 luglio 2016. La Francia si ferma e Nizza deterge dal sangue l'asfalto della promenade. Il mondo civile partecipa in silenzio, stupito da quanto dolore si può concentrare in uno spazio di terra e di tempo.

Intanto, lo Stato islamico inneggia alla furia della crudeltà latente, la tv  diffonde l'inutile profilo d’un trentunenne instabile e l'Europa intera, balbetta, tentenna, ma il Matteo nazionale rassicura: "non ci faremo intimidire, è quello che vogliono".

Non è vero, quello che vogliono è prendere il nostro posto e abbiamo paura! I governi intorpiditi dai loro "affari" politici hanno preso atto con maldestro ritardo ciò che alla gente comune era già lampante da tempo. La verità è che mancano ancora cinque italiani all'appello e il brutale ricordo di Dacca sembra già superato.

Non c'è vera integrazione possibile tra un Islam disinteressato al progetto, il disegno è ben espresso dal regolamento jihadista e nel nuovo millennio sono già tante le stragi d’un terrorismo sfuggente, ma di volta in volta, quasi dimenticato.

I "fratelli musulmani" avevano già insanguinato la Spagna l’11 marzo del 2004 e prima che la guerra santa si spostasse a Parigi, le recenti avvisaglie c'erano: 11 luglio 2015, in Egitto 9 terroristi uccisi nell'attacco all'ambasciata italiana, il 31 ottobre esplode un aereo russo sul Sinai dopo esser partito da Sharm el-Sheìk Egitto, e quei turisti morti nel museo del Bardo a Tunisi, sanguinario attentato del 18 marzo 2015.

A tal riguardo, questo ipotizzavo; breve estratto de l'articolo che non esiste, pezzo "ipotetico" poggiato sulle pagine di questa stessa rivista:

Pronta reazione del mondo civile all'attentato di Tunisi

La risposta al vile attacco che ha colpito inermi civili a Tunisi non si è fatta attendere? Notizie riportano che, nella notte, agenti dei reparti speciali dei paesi europei hanno prelevato centinaia di potenziali terroristi già individuati da tempo e presenti sul territorio europeo.

Non si hanno notizie della sorte dei prigionieri, ma la rapida azione dei servizi segreti, che hanno agito con coordinazione, alleggerisce il senso di impotenza che, [...] si stava insinuando tra la popolazione… o no? [...]Nessuna guerra è pulita, ma questa è più sporca che mai. È la prima guerra senza un volto, [...] ma uccide turisti al museo. Domani chissà?

…Non vi sono mai state persuasive prese di distanza dalle comunità islamiche che affollano l'Europa in occasione delle più recenti violenze di matrice jihadista, ma solo frasi di circostanza che dovrebbero far riflettere chi ha la responsabilità di proteggere la popolazione, la Patria e la Costituzione.

Lungi da me un animo razzista, mi sento pacifista, ma non ho mai voltato la testa di fronte anche a una modesta prevaricazione. Ho fatto il servizio militare quand’era un obbligo e non una scelta, ho cercato di impiegare quel tempo cercando di capire quel che stavo facendo.

Ecco perché, quando il coro di politici ha iniziato a gridare: "siamo in guerra!", Reputando che era così, ho manifestato opinioni che rinnovo adesso, ancor più convinto che se guerra è, non ci si può sottrarre né con le parole né con la paura. Le guerre nascono con un unico scopo, dobbiamo scegliere se arrenderci o lottare.

È quasi svanito il ricordo dell'attentato sulle spiagge di Tunisi, lo ricordo con uno stralcio di un altro articolo: bomba o non bomba arriveranno a Roma? E ancora il peggio doveva venire.

Bomba o non bomba arriveranno a Roma? Terribili stragi, orribili presagi…

26 giugno 2015. [...]. Dal Kuwait alle spiagge della Tunisia, a Lione il sangue è ritornato a scorrere e il vessillo dello Stato islamico a sventolare sulle vittime delle stragi e su teste mozzate. La paura è un sentimento lecito, chi ce l'ha non fa peccato. [...] Il resto verrà dopo. ...] E adesso che sul territorio abbiamo fatto il pieno di genti d’altri mondi nel nome di una distorta, faziosa, anticostituzionale accoglienza...

E adesso che si sta giocando con le parole: migrante avente diritto all'asilo politico e clandestino non avente diritto all'asilo politico. [...] E adesso che nelle stazioni, sulle spiagge della Riviera, negli alberghi, nei centri di raccolta, tra le stradine dei paesi di provincia, nei centri storici delle grandi città, tra i vicoli e nei parchi[...]

E adesso che tanta gente semplice, esausta, contrariata, offesa e dimenticata, ha paura [...] reclamando i suoi diritti calpestati e ricordando i suoi doveri sempre richiesti...

 [...] E se c'è ancora chi si sente razzista solo per lavare un maldestro pensiero che ne fa veramente e solo una questione di colore…

E adesso che [...] sul business degli sbarchi, delle cooperative e di quanto ci si guadagna senza sporcarsi più con la droga… .

Per fortuna c'è Angiolino che veglia su di noi, e poi, se qualcosa andasse male, bomba o non bomba, sarà sempre colpa di chi c'era prima…. 

E ancora, immaginando ciò che sarebbe stato e quel che sarà in futuro, il 1° marzo 2015, ferito dai fatti di sangue parigini rivendicati dall’Isis e dalle promesse alla cristianità; quotidianità in quei giorni che appaiono quasi lontani, immaginavo in un pensiero nero, come difenderci dai diavoli neri:

Aerei neri senza coccarda e senza terra d'origine

Mentre il mondo assiste impaurito dalla propria fragilità, all'avanzare d’una nuova barbarie, la nuova barbarie avanza senza paura [...], ma se si deve rispondere, non può essere cortesia. Se è imperativo agire, viene da immaginare un insieme di nazioni unite [...]. Un insieme "non convenzionale", senza bandiera e senza colore [...] Nelle grandi città, ragazzi pericolosi spariscono nel nulla prima di farsi saltare. Altri uomini neri li prendono a casa senza aspettare che facciano a pezzi odiati infedeli, i nostri figli, per cui si potrebbe piangere con colpevole ritardo.

È vero che prevenire è meglio che combattere, ma quando si teme di combattere non c'è più niente per cui prevenire[...]. È un'idea nera come il male, ma non sono gentili le nere promesse e ci si ''deve'' adeguare.

Non c'è nessuna satirica vignetta in queste parole, nessuna offesa mistica, alcuna ideologia faziosa, solo un triste malumore nero e la sua indignata, giornalistca, inutile, irreale protesta.

Spezzoni di cronaca ripescati all'indietro, pensieri affidati a un sinistro presente che ha impersonato nei fischi di Nizza a Valls, quanto il clima popolare sia esasperato e insofferente

Intanto, nella mezzaluna turca, mezza Arabia e mezza Europa è fallito il "discusso" colpo di Stato e sono in 9000 a rischiare il collo, negli Usa è iniziato il tiro al poliziotto, retaggio esplosivo di un razzismo mai assopito e qui da noi, sempre più patria di sconosciute genti, anche l'ex sindaco Piero Fassino, con colpevole ritardo elettorale, denuncia che il flusso migratorio che stiamo andando ad imbarcare direttamente in Libia nel nome di Santa Boldrini e del ripopolamento italico... è fuori controllo.

Cosa si scriverà di disumano nel più prossimo domani?

 


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Articolo pubblicato il 19/07/2016