La pista che lega L’Italia al killer di Nizza. Legami dell’assassino con tunisini a Bari.

Il procuratore: "Bouhlel aveva vita sessuale senza freni".

Potrebbe esserci una pista che lega l'Italia a Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l'autore della strage di Nizza. Agenti della Digos della Questura di Bari hanno infatti avviato accertamenti su alcuni cittadini di nazionalità tunisina residenti in provincia di Bari che risulterebbero essere entrati in contatto nelle scorse settimane con l'attentatore. L'impulso alle verifiche è arrivato direttamente dall'autorità giudiziaria francese che ha segnalato i contatti sospetti.

Intanto dalle informazioni raccolte fino ad ora dagli inquirenti emergono dettagli importanti sul profilo di Bouhlel. Secondo il procuratore di Parigi, François Molins, l'attentatore di Nizza, "non praticava la religione musulmana", non era un  fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva "una vita sessuale senza freni", ma da pochi giorni "si era fatto crescere la barba" e, secondo una testimonianza, aveva detto di averlo fatto perché "aveva un significato religioso".

Sempre secondo il procuratore il legame dell'uomo con l'Isis resta tutto da verificare, anche se l'uomo era interessato all'ideologia radicale jihadista come dimostrano le sue ricerche su Internet.

L'inchiesta sull'attentato di Nizza del 14 luglio mette in luce comunque che si è trattato di un "attentato premeditato": Mohamed Lahouaiej Bouhlel aveva fatto un "sopralluogo" sulla Promenade des Anglais e aveva avuto il primo contatto con l'azienda di noleggio del suo camion il 4 luglio scorso. L'uomo - ha spiegato Molins - aveva un "certo e recente interesse nell'islam radicale".

L'attentatore secondo una testimonianza raccolta dagli inquirenti aveva recentemente citato l'Isis, dicendo che "non capiva perché non poteva pretendere un suo territorio". È quanto ha riferito in conferenza stampa il procuratore di Parigi, François Molins. Il procuratore ha aggiunto che un altro testimone ha raccontato che Bouhlel "gli aveva fatto vedere il video di decapitazione ostaggio e, davanti al suo stupore, aveva risposto 'Io sono abituato'".

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Articolo pubblicato il 19/07/2016