49° Festa del Piemont

Ieri all’Assietta la tradizionale ricorrenza, coronata da una giornata radiosa

C’era il sole e il cielo terso ieri al Colle dell’Assietta, con le montagne circostanti, testimoni di lotte e battaglie sempre combattute per l’affermazione della libertà e dell’Indipendenza, dall’antichità, al fatidico 19 luglio 1747 e sino alla resistenza contro il nazifascismo.

Dapprima l’alzabandiera con i gloriosi drapeau del Ducato di Savoia, l’esercito Savoiardo, la contea di Nizza e le bandiere Nazionali.


C’erano i picchetti della Regione Piemonte, la Città Metropolitana, la citta di Torino e di alcuni Comuni piemontesi. Così la rituale partecipazione delle associazioni che a titolo diverso intendono meritoriamente difendere e divulgare il patrimonio storico di cui noi Piemontesi andiamo giustamente orgogliosi e fieri.

La presenza particolarmente significativa e gradita, di associazioni e gruppi identitari provenienti dalla Savoia e da Nizza, che ancor rimpiangono e deprecano l’accordo tra Vittorio Emanuele II° e Napoleone III° che, nel 1860 con un plebiscito, non certo trasparente, hanno distaccato i loro territori dagli Stati dei Savoia, per annetterli alla Francia.

Alle 10 è seguita la Messa al Campo, officiata in lingua Piemontese, seguita da brevi riferimenti storici e non, di alcune associazioni storiche. Durante un intervento, c’é stata una puntuale rettifica da parte di Piemonte Stato, un movimento identitario che oltre alla tradizione, intende perpetrare il ricordo storico puntuale di fatti e vicende e poi tradurle in proposte e programmi, anche nell’arengo politico di oggi.


Un relatore , nell’enfasi dell’intervento divagava nei secoli della storia piemontese, confondendo gli Stati belligeranti nello scenario del 1747, con gli stati nazionali di oggi che nulla hanno da spartire con quelle gesta gloriose.

Ma si è trattato di una breve, seppur doverosa parentesi. E’ poi seguita da parte di organizzatori e rappresentanti istituzionali, l’omaggio ai caduti all’Obelisco che ricorda la cruenta battaglia e la vittoria dell’esercito dei Savoia.

Tra i presenti abbiamo notato il consigliere regionale Alessandro Benvenuto, ormai un abitué dell’Assietta.

E’ seguita poi, nella conca ove si è svolta la battaglia finale del 19 luglio 1747, la rievocazione storica con la dimostrazione della battaglia a cura del “Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600 -1700”.


Oltre alla bravura dei figuranti che quest’anno hanno dovuto anche rimpiazzare  i cugini d’oltralpe, impediti a partecipare, forse in conseguenza dell’eccidio mussulmano di Nizza, abbiamo potuto apprezzare la lezione di storia militare e strategica, impartitaci da una giovane studiosa delle gesta militari dei piemontesi. Protagonisti e vincitori della battaglia.

Con proprietà di linguaggio che lasciava intendere una approfondita conoscenza dei movimenti delle truppe e delle caratteristiche delle battaglie del 1700, ha saputo catturare l’attenzione del pubblico. E’ seguita poi una giornata di festa, con pranzo a base di polenta e salsiccia, giochi per bambini, esibizione di gruppi musicali e fanfare.

Piacevole ricorrenza di festa in ricordo di un’eroica battaglia. Ben vengano queste iniziative, mai disgiunta dalla conoscenza e dal ricordo dello spirito d’indipendenza e fierezza che nei secoli ha contraddistinto il nostro popolo.

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Articolo pubblicato il 18/07/2016