Nizza (Francia) - Una Messa in ricordo delle vittime del vile attentato di ieri sera.

Aggiornamento delle ore 18.55

Mentre scriviamo nella Cattedrale di Santa Réparate nella vecchia NIzza il Vescovo di Nizza, Monsignor André Marceau, sta celebrando una Messa in suffragio delle vittime dell’eccidio perpetrato ieri sera a conclusione dei fuochi d’artficio del 14 luglio, festa Nazionale Francese. Al sacro rito partecipano l’ex Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy,il sindaco di Nizza Christian Estrosi,e le autorità della Regione Provence Alpes Marittimes Eric Ciotti, Adolphe Coirat et Phlippe Pradal.

"Portiamo un messaggio che interpreti la forza dell’amore dell’uomo. La morte non dovrà avere l’ultima parola »

Queste sono le espressioni di conforto pronunciate all’inizio dell’omelia del vescovo.

Intanto proseguono alacremente gli sforzi dell’intelligence per cercare di venire a capo del misfatto. La croce rossa procede nella pietosa identificazione e ricovero delle salme, oltre alle cure dei malati, in gran parte gravi, tra cui molti bambini, ricoverati negli ospedali.

Il numero dei morti sono al momento 86 in quanto nel pomeriggio due feriti gravissimi sono deceduti.

I medici e il personale sanitario sono mobilitati con rinforzi provenienti da latre zone della Francia, per prestare le cure ai feriti  che sono in numero crescente, rispetto ai dati diffusi in mattinata.

Si delineano anche le nazionalità dei deceduti, provenienti da tutto il mondo. Solamente la console italiana a Nizza che pure si era asserragliata al sicuro durante la mattanza, non é ancora in grado di farci sapere quanti concittadini sono nel novero dei deceduti o dei feriti.

I famigliari di un cuneese di San Mchele Mondovì,  Andrea Avagnina di 53 anni, hanno scoperto da soli che il congiunto era ricoverato all’Ospedale Pasteur, mentre non si ha ancora notizie della moglie e di altri italiani.

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/07/2016