Attentato a Nizza, chi è il mostro autore della strage?

Il suo nome è Mohamed Lahouaiei Bouhlel, tunisino, 31 anni, figlio di un membro del partito islamista estremista tunisino Ennahda.

Ha un nome il camionista-killer della strage di Nizza, ucciso dalla polizia al termine della sua folle corsa tra la folla riunitasi per assistere ai fuochi artificiali del 14 luglio: si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni, residente nella stessa città francese ma di origini tunisine. Sposato e padre di tre figli, l'autore del folle attentato si stava per separare dalla moglie (fermata in giornata dalla polizia per accertamenti) e aveva problemi finanziari

Già noto alle autorità di polizia per aver commesso diversi reati minori, Mohamed Lahouaiej Bouhlel era stato condannato l'ultima volta a 6 mesi di carcere lo scorso 24 marzo per una violenza commessa nel mese di gennaio. Nessuna segnalazione invece riguardo a suoi contatti con il terrorismo, anche se Mohamed era il figlio di un membro del partito islamista tunisino Ennahda, noto per il suo estremismo: a rivelarlo è il sito Tunisie-secret.com. Secondo Le Figaro, tuttavia, anche lo stesso killer - nato a Msken, una cittadina situata a una dozzina di chilometri da Sousse, nel Nord-Est della Tunisia - era già noto alle autorità arabe per essere un elemento vicino all'islamismo radicale.

Assai differente invece il ritratto fatto sempre ai cronisti de Le Figaro dai vicini di casa di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, descritto come un individuo "solitario e silenzioso", che non sembrava essere molto religioso
Immagine, questa, confermata anche dalle dichiarazioni del fratello ai microfoni dell'emittente radiofonica tunisina Jawhara Fm: "Mohamed non ha mai pregato in vita sua. Ogni mese ci inviava denaro per costruire una casa a Msaken e doveva arrivare proprio in questi giorni in Tunisia per una vacanza con il figlio".

La polizia francese ha perquisito l'appartamento dove viveva Mohamed Lahouaiej Bouhlel, senza però trovarvi né armi né esplosivi. Parlando ai cronisti, il procuratore di Parigi Francois Molins ha invece rivelato che nel camion utilizzato per la strage sono state trovati "una pistola automatica calibro 7.65, un caricatore, delle cartucce, una seconda pistola finta, due repliche fittizie di fucili d'assalto (un kalashnikov e un M16), un telefono cellulare, una granata e diversi documenti".


panorama.it

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Articolo pubblicato il 15/07/2016