Quale differenza ? Alle radici dell'odio

L'attentato di Nizza ha lasciato sgomenti milioni di persone, girando per le strade, nei mercati o negli uffici si percepisce chiara la rabbia delle persone ed un livello di violenza (per ora solo verbale) che si alza di ora in ora.

L'attentato di Nizza ha lasciato sgomenti milioni di persone, girando per le strade, nei mercati o negli uffici si percepisce chiara la rabbia delle persone ed un livello di violenza (per ora solo verbale) che si alza di ora in ora.

 

Tutto ciò è comprensibile ed attorno a questo ci sarà chi ne farà una speculazione politica e chi scriverà fiumi di inchiostro.

 

Ho già affrontato questa problematica un anno fa, in tempi non sospetti, ma questa volta non voglio fare una ricostruzione geopolitica dei fatti, non voglio andare alla ricerca delle prove per dire di chi è la colpa e di cosa non ha funzionato nei sistemi di sicurezza, voglio solo tentare di capire perché un trentunenne con famiglia che vive nella democratica Europa decide di affittare un TIR e votarsi ad una missione suicida.

 

Per fare questo, come nei film americani dove i Profiler vengono chiamati a dare un volto ad un nemico invisibile, ho provato ad immedesimarmi nei panni di un Mussulmano a cui manca qualche venerdi (e forse anche dei sabati) e che decide di terminare la sua vita terrena con una strage.

 

Credo che bisogna partire da qui altrimenti non ne verremo fuori da questa situazione. Nonostante vi abbiano raccontato per mesi che il terrore arrivava da oltremare, abbiamo invece visto che il terrore vive a casa nostra, frequenta le nostre scuole e gli stessi nostri mercati ed in molti casi ha anche la nostra carta di identità. E' fuorviante parlare di guerra perché non esiste uno Stato con cui dichiararla o farla, siamo nell'epoca delle guerre ibride e noi che viviamo quella dell'Ucraina ne sappiamo qualche cosa.

 

Esiste invece un forte disagio interiore di alcune persone dalla mente instabile che vivono ciò che l'occidente fa contro i loro fratelli come una cosa insopportabile. Non si tratta del disagio della mancata integrazione o delle periferie o ancora della mancata scolarizzazione. Si tratta di qualcosa di ben più pericoloso di cui la religione spesso è solo un paravento giustificativo.

 

Ora che siate o meno daccordo con questa tesi provate a fare questo esperimento ed alla fine traete voi le conclusioni senza farvi influenzare dagli stereotipi o da preconcetti.

 

La prima parte dell'esperimento (a cui siete stati tutti sottoposti) è guardare le immagini tragiche di Nizza e misurare il vostro livello di rabbia e cosa vorreste fare (se la legge ve lo permettesse).

 

Prendetevi il tempo a cancellate la lavagna, lasciate che la vostra mente sia una superficie completamente vuota, immaginate di essere un mussulmano che vive in Italia e passate a guardare questo video

 

 

Immaginate poi che di questi video ce ne sono a decine e che le città Siriane subiscono bombardamenti giornalieri e che la triste conta dei morti a Nizza è un fatto di routine tra i civili Siriani. Immaginate anche che chi è interessato vede questi video tutti i giorni (forse voi lo vedete per la prima volta) così come il sottoscritto ogni giorno legge la conta delle vittime e dei feriti nella guerra russo - ucraina.

 

Immaginate di moltiplicare la vostra rabbia per 365 e forse raggiungerete il livello di odio che ha nel cuore un Mussulmano a cui mancano i Venerdì.

 

A questo punto potrete incominciare a capire perché questi idioti decidono di porre fine alla loro esistenza nella maniera in cui tristemente conosciamo.

 

Hanno un livello di odio nei nostri confronti talmente elevato che neanche lo spirito di autoconservazione può fare qualcosa.

 

Non è che se nelle nostre televisioni i notiziari non ci fanno più vedere le immagini dei bombardamenti in Medio Oriente significa che non ci sono più morti, non è che se non ne parlano più i giornali non ci sono più eccidi di civili. Purtroppo questi continuano da ormai troppo tempo e quasi sempre dietro ad un missile sparato sui civili c'è la mano di un occidentale, sia americano, francese o russo.

 

Se non capiamo questo purtroppo sarà una escalation continua e quando i morti in occidente diventeranno decine di migliaia come in Siria (ad oggi quasi 300.000 civili uccisi) forse anche noi raggiungeremo il loro livello di odio e ci sarà qualche Europeo “Cristiano” che guiderà un TIR in qualche boulevard del Cairo per “falciare” il nostro “nemico”.

 

E' proprio a questo a cui aspiriamo ?

 

Non sarebbe forse meglio smettere di bombardare in medio oriente solo perché lì abbiamo gli interessi economici delle multinazionali dell'energia ?

 

 

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Articolo pubblicato il 16/07/2016