Il Senatore Questore Lucio Malan (FI) accusa, il Governo francese nicchia
“L’orrenda e vigliacca strage di Nizza a danno di persone comuni e famiglie con tanti bambini, insieme ai tanti episodi del genere delle ultime settimane, dice che l’obiettivo dei criminali che fanno riferimento al Daesh-Isis è l’instaurazione del fondamentalismo islamico in Europa attraverso la spinta demografica e il terrore.
È tragico che siano soprattutto cittadini francesi a pagare le scelte sciagurate del Governo di Parigi, che volle far cadere Gheddafi dando un contributo decisivo a rendere esplosiva l’intera area da cui vengono milioni e milioni di persone residenti in tutta Europa e soprattutto in Francia.
Ora basta con l’ipocrisia della spiegazione sociologica e si ammetta che il problema è l’estremismo islamico, come molti islamici ragionanti ammettono.
Pensare di continuare ad alterare il nostro tessuto sociale andando a prendere ogni giorno migliaia di persone provenienti da quei Paesi e, spesso, da quell’area culturale è irragionevole e irresponsabile”.
Lucio Malan
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Illustrissimo Onorevole,
ciò che Lei afferma è il pensiero di tutti, ma pochi lo vogliono liberamente esprimere in virtù di un buonismo misericordioso che vuole la parola al di sopra di qualsiasi forma di violenza.
Il tempo è ormai scaduto: penso che sia giunto il momento di intervenire con fermezza, decisione e non soltanto con proclami che si disperdono in attesa del prossimo tragico evento.
E prima o poi anche l'Italia, per ora luttuosamente colpita fuori dai confini, subirà le stesse attenzioni da parte dei terroristi islamici che vedono nel fondamentalismo la condizione di vita e di sopravvivenza dei popoli.
Siamo ormai giunti al punto di saturazione ed a farne le spese sono sempre i più deboli, costretti a subire le violenze morali e soprattutto fisiche da chi si erige a depositario della verità assoluta.
Quella stessa che predicano con la soppressione cruenta degli infedeli occidentali, rei di vivere in un mondo fatuo e corrotto.
Ebbene, gli ultimi tragici avvenimenti non possono essere affrontati con semplici moniti o anatemi: occorre un'opera capillare di investigazione sperando che non sia troppo tardi.
Chi è in regola, secondo le regole del Paese che lo ospita, non ha nulla da temere anzi si deve sentire tutelato nella sua pacifica convivenza.
Chi non è in regola va punito severamente ed allontanato immediatamente prima che le lungaggini burocratiche gli permettano di far perdere le proprie tracce.
Questo, sia ben chiaro, non è razzismo bensì garantismo verso la gente per bene, verso chi onestamente conduce un'esistenza normale nel rispetto del pensiero e dell'altrui altrettanto onesto operato.
Tutto il resto è fuffa.
Massimo Calleri
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Articolo pubblicato il 17/07/2016