Il FMI si sfila dalla trojka: “L’Euro non ha futuro”

ll futuro della moneta unica e dell'Eurozona attualmente 'insostenibili'.

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea rischia seriamente di far danni, prima ancora che ai britannici, proprio all’Unione ed alle sue già labili prospettive di crescita. A dirlo non sono nè i movimenti storicamente euroscettici né economisti eurocritici, bensì il Fondo Monetario Internazionale, ossia uno dei tre pilastri della cosiddetta trojka.

Dopo essersi già ‘smarcato’ più di una volta nelle ultime settimane (sul debito greco prima, sulle ricette di austerity poi), l’istituto con sede a Whashington torna a bacchettare le istituzioni europee sia auspicando flessibilità su bail-in e possibilità di aiuti statali alle banche in difficoltà, ma soprattutto mettendo in guardia l’Europa con una revisione al ribasso delle stime di crescita, conseguenza appunto della recente brexit.

Le prospettive di medio termine dell’area euro sono “mediocri” fra disoccupazione elevata, debito pubblico alto e debolezze strutturali. Premendo per una transizione dolce e prevedibile per il dopo Brexit, il Fmi spinge l’area euro ad “azioni collettive per aumentare la crescita e rafforzare l’unione. La ripresa ciclica non deve “portare a compiacersi”. L’area euro è a un bivio: “senza azioni decisa l’area euro resta vulnerabile all’instabilità e a ripetute crisi di fiducia“.

Prospettive che, peraltro, potrebbero ulteriormente peggiorare in caso si andasse troppo per le lunghe nelle trattative di uscita della Gran Bretagna. Ha detto Mahmood Pradhan, vice direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale: “Se l’avversione al rischio si prolunga, pensiamo che l’impatto sulla crescita potrebbe essere ancora maggiore e, a questo punto, sarà molto difficile dire quanto tempo durerà la non crescita.”


L’economista vincitore del premio Nobel Christopher Pissarides ha aggiunto in proposito che l’Europa potrebbe dover “abbandonare l’euro” in seguito ad una prolungata incertezza che finirebbe per ridurre gli investimenti colpendo la creazione di occupazione.

 

Secondo Pissarides:

 

  • Un analista della Banca francese Societe Generale ha messo in guardia sul fatto che Francia e Italia potrebbero abbandonare la moneta unica.

  • L’agenzia di rating Moody ha detto che il futuro di tutta l’Unione europea è a rischio.

  • Le banche di tutta Europa si sono sempre più sotto pressione.

  • Il più grande del mondo gruppo alberghiero ha previsto che il calo della sterlina potrebbe portare ad un boom turistico per la Gran Bretagna.

quifinanza.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 12/07/2016