Torino, I primi passi della sindaca Appendino

Fra poche ora, l’atteso incontro con Chiamparino e Saitta per discutere il progetto Città della Salute

La Giunta Municipale, presieduta da Chiara Appendino ha già mosso i primi passi adottando iniziative prioritarie riguardanti l’assetto organizzativo del Comune.

Come preannunciato in campagna elettorale ci sarà uno sfoltimento delle strutture personali degli assessori e saranno unificate alcune funzioni apicali. Si dovrebbe fare ricorso a pochissime assunzioni nominative, privilegiando invece il corposo organico del Comune e della Città Metropolitana. Intanto il Consiglio Comunale di riunirà il 18 luglio e ci sarà ancora tempo per gli ultimi affinamenti del programma e per sottoporre altri provvedimenti formali all’attenzione dei consiglieri.

In un dibattito televisivo con il sindaco Fassino era emersa una divergenza totale sulla costruzione da parte della Regione Piemonte della c.d. Città della Salute e della Scienza, già deliberata e localizzata nell’area ex Fiat Avio di via Nizza, rispetto agli intendimenti della candidata sindaca Appendino.

Le medesime dichiarazioni sono poi emerse nel dopo elezioni. Va precisato che le competenze sulla conduzione e la scelta delle strutture sanitarie sono in capo alla regione, mentre i piani e le varianti urbanistiche rappresentano una delle competenze fondamentali del Comune.

Nel corso delle dichiarazioni durante l’insediamento del consiglio comunale, anche alla presenza del presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino, la neo sindaca si era detta intenzionata ad affrontare ogni problema d’interesse comune, non in modo unilaterale, ma con il confronto tra enti competenti.

Passo apprezzato da Chiamparino, perché saranno molte le partite aperte. Sul tema, privilegiando la continuità, erano poi intervenuti alcuni clinici, il rettore Magnifico dell’Università, il Politecnico e l’Unione Industriale.

Così alle 11,30 Sergio Chiamparino e Antonino Saitta saliranno lo scalone di Palazzo Civico per un primo confronto. L’oggetto dovrebbe (e ce ne sarà abbastanza) vertere l’aspetto urbanistico del progetto Città della Salute, con tutte le conseguenze legate ai finanziamenti governativi ed alla stesura di eventuali piani alternativi.

Non ci risulta che si entrerà nel merito di singoli aspetti sanitari di Torino.

Ieri invece il capogruppo della formazione “Roberto Rosso sindaco” della sesta circoscrizione, Raffaele Petrarulo, ha sottoposto all’approvazione del consiglio, un OdG che impegna il Presidente della Circoscrizione a richiedere al Sindaco “di farsi parte attorea nei confronti del presidente della regione Piemonte affinché diventi immediata la previsione del mantenimento dell’Ospedale Oftalmico in via Juvara, mantenendo non solo almeno l’articolazione sanitaria attuale e indispensabile a garantire le prestazioni oggi offerte, ma insistendo affinché siano ancor implementate nell’attuale struttura….”

Com’è noto, nell’ambito della riorganizzazione dell’attività ospedaliera, l’assessore Saitta ha previsto la chiusura entro l’anno del nosocomio di via Juvarra con lo spezzettamento dell’attività tra il Giovanni Bosco e un’area limitata del dermatologico san Lazzaro,  oggi ancora da ristrutturare, in attesa dell’erigenda citta della Salute.

Ci siamo rivolti al Presidente del Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale Oftalmico  Pier Carlo Perruquet che con Laura Cavallari ed altri membri del sodalizio hanno raccolto oltre 80000 firma di cittadini contro la chiusura della struttura. “Non conoscevo l’iniziativa di Petrarulo e sono sereno. Abbiamo condotto la mobilitazione dei cittadini con il supporto, tra gli altri dei consiglieri regionali Stefania Batzella e Gian Luca Vignale, Attendiamo quando prima la convocazione da parte della sindaca Appendino”

Partita aperta quindi. Avremo modo così di verificare se gli impegni pregressi potranno tradursi in un impegno fattivo da parte della nuova amministrazione civica.

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Articolo pubblicato il 07/07/2016