I sette Peccati Capitali
La Superbia
SUPERBIA
Tu suoli rimirar la bell’imago,
celato nella stanza più remota,
si come quel Narciso, entro ‘l lago
ch’attese che quell’acqua foss’immota.
Intento a gioir di tua beltade,
girasti del tuo Karma ampia rota,
che fece poi trovar tristi contrade,
e si bagnò di sal, ognuna gota.
G.G.
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Articolo pubblicato il 20/07/2016