Sempre più arduo salire sul carro del vincitore

I perdenti di fronte ad una nuova e pesante sconfitta

Gentile Direttore,

preso atto che il 'centrodestra' si propone di creare una 'Giunta ombra' alla Amministrazione Appendino, mi chiedo perchè questo ruolo non l'ha esercitato nei confronti delle precedenti amministrazioni di Chiamparino e Fassino. 

Probabilmente sarebbero stati meno in ombra nella recente campagna elettorale in cui a sgombrare Torino dai tentacoli della Sinistra c'hanno pensato i Cittadini che hanno promosso Chiara Appendino. 

Spero che proprio Chiara sappia eliminare le pesanti ombre di quelle gestioni i cui disastri gravano su tutti noi e che il Centrodestra non ha saputo evitare e nemmeno denunziare, come avrebbe dovuto fare, nelle sedi deputate al controllo, prima di tutto i debiti di cui ci dovremo fare carico e che condizioneranno, purtroppo, il lavoro di Chiara.

Nè questa ipotetica 'giunta ombra' ci dice per ora quale programma abbia, rispetto a quello, ben chiaro, della neo-Sindaca. 

Cordiali saluti.

 

                                                                                                    GianFranco Billotti

 

 

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Carissimo lettore,

Lei mi insegna che i perdenti si aggrappano a tutti i possibili appigli pur di restare nell'ingranaggio istituzionale, anche assumendo ruoli marginali di pura sopravvivenza.

Ombre, per l'appunto, che hanno fatto il loro tempo, che hanno perso il treno ed oggi pensano alla Sindaca Appendino come erano abituati prima del tracollo sancito dalle ultime amministrative di Torino. 

Ma i tempi sono cambiati e forse non tutti se ne rendono conto; i clientelismi sono finiti, i voltagabbana sono prodotti scaduti ed i rigurgiti di un sistema obsoleto non fanno che aggravare la posizione di chi annaspa nel marasma da lui stesso creato.

La svolta che tutti desideravano ha preso volto e sostanza; i guai ereditati dalla Sindaca e dai suoi collaboratori saranno, a mio avviso, l'ulteriore stimolo per migliorare al più presto la vita dei cittadini.

E tutto ciò lontano da sterili opposizioni messe in campo da una minoranza che cerca di recuperare almeno la visibilità, quella persa per propria colpa oltre che per gli innegabili meriti di chi da pochi giorni ha preso in mano le redini della Città.

"Tutto il resto è noia", come avrebbe affermato il compianto Franco Califano.

 

                                                                                                         Massimo Calleri


 

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Articolo pubblicato il 06/07/2016