Esplosione all' aereoporto di Istanbul: almeno 36 morti e 147 feriti
Immagini della telecamera di sorveglianza

L' attentato terroristico si è verificato nella serata del 28 giugno 2016 ad Istanbul ( Turchia)

ISTANBUL ore 00.50 del 29/06/2016 - Un alto funzionario turco ha annunciato che sono almeno 36 i morti e 147 i feriti ( dati ufficiali del Ministero degli Interni turco)  nelle esplosioni e nella raffica di spari che sono stati avvertiti all'aeroporto Ataturk di Istanbul nella serata del 28/06/2016 intorno alle 22.00 ora locale ( 21.00 in Italia).

Secondo alcune drammatiche testimonianze, raccolte dalla Cnn turca, i taxi sono utilizzati come ambulanze di fortuna per il trasporto dei feriti in ospedale.  

Sempre secondo l'emittente internazionale due esplosioni sono avvenute agli arrivi del terminal internazionale dell'aeroporto.

Il ministro della Giustizia turco  Bekir Bozdag ha riferito che le esplosioni sono state causate da due kamikaze, che si sono fatti saltare in aria durante uno scontro a fuoco con la polizia a un varco d'ingresso. Il commando terrorista ha impiegato 7 persone di cui 3 sono ancora in fuga.

I terroristi, armati di kalashnikov, hanno aperto il fuoco sulla folla. Secondo il ministro erano tre: uno dei terroristi ha sparato sui viaggiatori al terminal dei voli internazionali, mentre un altro si è fatto esplodere dopo essere stato bloccato da un poliziotto. Un altro ancora si trovava invece nel parcheggio. Ma secondo alcuni testimoni erano almeno quattro i terroristiLa polizia turca sospetta che dietro gli attacchi suicidi ci sia lo Stato islamico. Lo rende noto Dogan News Agency, anche se l'Isis non ha ancora rivendicato l'attentato. 

Fonti della polizia dipingono un quadro più tragico: si sarebbe trattato di un commando jihadista ispirato dall'Isis e composto da 7 persone ad essere entrato in azione nell'aeroporto Ataturk. Uno dei membri del commando sarebbe stato arrestato, mentre altri 3 sarebbero in fuga, oltre ai 3 kamikaze. Non c'è però al momento alcuna conferma ufficiale.

Il primo ministro turco, Binali Yildirim, ha ordinato un 'tavolo di crisi' in relazione all'incidente. Le immagini tv e i video diffusi su internet sono molto eloquenti e le immagini dell' esplosione rilevata da una telecamera di sorveglianza sono drammatiche.

A dicembre un'esplosione su una pista dell'altro aeroporto di Istanbul, il Sabiha Gokcen, aveva provocato la morte di un addetto alle pulizie. La Turchia è nel mirino di separatisti curdi e dello Stato Islamico. Un travel warning del Dipartimento di Stato americano, pubblicato a marzo e aggiornato a ieri, invita i cittadini americani a "esercitare aumentata vigilanza e cautela durante le visite alle aree di pubblico accesso, specialmente quelle frequentate da turisti".

La Turchia è colpita anche nel turismo internazionale che è diminuito del 30% nel corso di quest' anno, mentre quello italiano è sceso del 50% negli ultimi mesi.

L' aereoporto internazionale Ataturk di Istambul è un Hub internazionale ed è uno dei più grandi del mondo, che ha visto transitare nel 2015 circa 60 milioni di passeggeri ( il Leonardo da Vinci di Fiumicino ne aveva circa 45 milioni nel 2015), numero che è in netta diminuzione quest' anno.

Due delle possibili cause dell' attentato da parte dell' ISIS sono attribuibili alla recente riapertura delle relazioni diplomatiche della Turchia con Israele - un nemico giurato dell' ISIS - ed al riavvicinamento di Erdogan con la Russia, il quale ha scritto una lettera di rincrescimento ieri scusandosi con Putin per l' abbattimento di un aereo russo da combattimento Sukoj 24 da parte delle forze militari turche.

Inoltre il recente cambiamento di atteggiamento di Erdogan verso la Siria è pure un motivo di vendetta da parte dell' ISIS, da quando il premier turco evita di sostenere l' opposizione al regime di Assad dopo avere aiutato attivamente migliaia di jihadisti ad infiltrarsi tra le forze di opposizione siriane .

Aggiornamento delle ore 04.40 del 29/06

Dei 7 attentatori 3 si sono fatti esplodere, 4 sono stati uccisi dalla polizia ( Fonte: Televideo Rai ore 04.30 ).

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Articolo pubblicato il 29/06/2016