Regione Piemonte, Chiamparino mette ancora le mani in tasca ai piemontesi, ma elargisce contributi al Gay Pride.

La débacle elettorale non smuove il malgoverno della Regione.

Si è  aperta una settimana di turbolenze all’interno del PD per l’esito elettorale, una volta tanto non giudicato con la consueta supponenza.

Preannuncia le dimissioni il segretario cittadino Fabrizio Mori, mentre il segretario regionale Davide Gariglio, nel tentennare attacca Chiamparino, additato quale unico capro espiatorio del disastro.

Si susseguono, nel frattempo altre autorevoli prese di posizioni contro la conduzione del partito e implicitamente contro la debolezza e alcune scelte infelici deliberate dalla giunta regionale. Chiamparino, si sente solo nel ruolo d’imputato.

Dopo un faccia faccia, non certo diplomatico con Gariglio, attende l’esito della direzione regionale del partito già prevista a fine settimana.

Intanto persevera nell’accanirsi sulle tasche dei piemontesi che già hanno subito, sotto il suo governo, l’aumento dell’addizionale IRPEF, le concessioni sulle derivazioni idroelettriche e il bollo auto.

Nella stesura del bilancio preventivo del 2017, triplicherà anche il costo del conferimento dei rifiuti in discarica.

Ne da notizia un comunicato di Forza Italia.” Ciò significa che per tutti i rifiuti che i Comuni porteranno in discarica vi sarà un aumento del 300% che ricadrà su cittadini e imprese piemontesi. Questo aumento è una diretta conseguenza del Piano dei rifiuti presentato dalla Giunta e votato dal centrosinistra (con il nostro voto contrario) “come strumento per disincentivare il ricorso alla discarica”. E secondo le menti illuminate del centrosinistra dove dovrebbero andare i nostri rifiuti se, pur differenziandoli per oltre il 50% più del 20% viene comunque portato in discarica? 

Tale tassa, conclude il comunicato, ricadrà su tutti i piemontesi penalizzando maggiormente quelli residenti nei comuni in cui per caratteristiche geografiche, vocazione turistica, frammentarietà delle abitazioni è impossibile fare una raccolta differenziata superiore al 50%.”

Ma non è tutto. Chiamparino destina ventimila euro, prelevati dai fondi stanziati per la Coesione Sociale, quale contributo da elargire a un’associazione rappresentata da una consigliera del PD neoeletta, per contribuire alle spese necessarie per lo svolgimento del Gay Pride.

Il consigliere regionale Gian Luca Vignale che ha presentato un’interrogazione in proposito ci precisa.” Abbiamo numerose priorità irrisolte: mi aspetterei che i fondi della Coesione Sociale vengano utilizzati per rispondere alle tante, troppe disparità economiche che ogni giorno subiscono i cittadini piemontesi. Quei 20mila euro non sarebbero stati più utili se destinati per sopperire all'emergenza abitativa, per implementare o attivare politiche volte al contrasto del depauperamento industriale, per rispondere ai gravi squilibri delle zone di montagna o a bassa densità abitativa?".

Attendiamo la discussione in Aula, sperando di non assistere a dichiarazioni patetiche, seppur imbarazzanti.

Evidentemente la lezione Fassino, trova sorde le orecchie di Chiamparino, ma fino a quando?

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Articolo pubblicato il 27/06/2016