Cambio gestore telefonico: tutta la procedura

Sei stai cercando il modo di cambiare gestore telefonico, in questo articolo troverai tutta la guida passo-passo: procedure, tempi e costi

Se stai cercando informazioni su come cambiare operatore di telefonia fissa, questo è l’articolo giusto. Infatti, riassumeremo in modo semplice tutte le procedure, i tempi, i costi e le informazioni che serve sapere per efffetuare il cambio del gestore telefonico nel modo più veloce possibile e senza problemi. Questo discorso vale sia se tu non sei soddisfatto della qualità del servizio che ti garantisce il tuo operatore telefonico, sia se hai semplicemente trovato un’offerta telefonica più conveniente di quella che hai attualmente attiva. Come prima cosa ti rassicuriamo, dicendoti che si tratta di una procedura molto semplice da seguire.

Cambio gestore telefonico: come richiederlo?

Il cambio del gestore telefonico è un’operazione che, ogni tanto, bisogna prendere in considerazione. Infatti, il mercato delle tariffe di telefonia fissa è in continua evoluzione e aggiornamento e prezzi e servizi cambiano spesso. Se quindi vuoi essere sicuro di avere l’offerta più conveniente sul mercato, allora cambiare operatore non potrà che portarti dei benefici. Per di più, si tratta di un’operazione molto semplice.

Infatti, per ottenere un cambio del gestore della tua linea fissa, non ti serve far altro che contattare il nuovo operatore e comunicargli la tua scelta. Al resto, ovvero alla disdetta del tuo precedente contratto e all’attivazione della nuova offerta, penserà tutto lui. Ti verrà richiesto semplicemente di fornire alcune informazioni, ovvero i tuoi dati personali e il tuo codice di migrazione.

Se ti stai chiedendo cosa s'intende con “codice di migrazione”, si tratta di una sequenza sequenza alfanumerica lunga tra i 7 e i 18 caratteri che puoi trovare indicata su ogni tua bolletta telefonica. Invece, se sei un cliente TIM, allora troverai la dicitura “codice segreto”. Entrambi servono a identificare in maniera univoca la tua linea fissa e sono stati creati specificatamente per velocizzare le procedure di trasferimento della linea.

Per concludere l’operazione, dovrai aspettare al massimo 30 giorni, durante i quali riceverai a casa tutti i documenti da compilare, firmare e rispedire seguendo le istruzioni che riportano. Da ultimo, dovrai ricordarti di restituire tutti i dispositivi elettronici che hai eventualmente ricevuto a noleggio dal vecchio operatore.

Cambio gestore telefonico: quanto costa?

Il cambio di gestore telefonico è un’operazione che, per quanto disposto dalla Legge n°40/2007, anche chiamata Legge Bersani, non deve prevedere nessuna penale. Infatti, con questa legge si è cercato di rendere il mercato telefonico più libero e concorrenziale. La mancanza di penali, però, non determina una mancanza di costi in assoluto.

Infatti, ti verrà richiesto di versare una cifra per coprire i costi tecnici di disattivazione del servizio che l’operatore deve affrontare per accontentare la tua richiesta. L’ammontare di questi costi dipendono dal tipo di offerta che hai attivato e possono variare molto: da 30€ fino a 100€. Infatti, disattivare un’offerta ADSL costa meno rispetto a una con fibra ottica.

Questi costi di disattivazione vengono comunicati e controllati dall’AGCOM (Autorità Garante per le Comunicazioni), che si sincera che corrispondano davvero ai costi tecnici di disattivazione della linea.

Altri costi potrebbero derivare dalla presenza di una durata minima del contratto. Infatti, al momento dell’attivazione di un’offerta molti operatori prevedono degli sconti (spesso applicati alle spese di attivazione) di cui puoi godere solo se mantieni l’offerta attiva per almeno un tot di tempo (di solito 12, 24 o 36 mesi). Se tu decidi di cambiare operatore prima di questo limite, allora ti verrà addebitato lo sconto che ti era stato fatto.

C’è, in ogni caso, una situazione in cui viene prevista una penale: la mancata restituzione di dispositivi a noleggio o in comodato d’uso. Se è stato il gestore della tua linea telefonica a fornirti il modem, il router oppure l’apparecchio telefonico, se tardi a restituirlo ti verrà addebitata una cifra a copertura del costo del dispositivo.

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Articolo pubblicato il 21/06/2016