Ikea, dai giochi per bambini ai frigoriferi, da inizio anno ritirato un prodotto al mese per motivi di sicurezza.

Basso costo e sicurezza, è lo slogan dell'Ikea, ma la multinazionale svedese, dall'inizio dell'anno, ha già ritirato dal mercato 5 prodotti. Ultimo in ordine di tempo: i frigoriferi e congelatori "Frostferi" per il rischio di scossa elettrica. L'azienda afferma di rispettare tutti gli standard di sicurezza e prevede un rimborso per chi restituisce i prodotti ritirati, ma per il Codacons non basta.

I prodotti ritirati sono per lo più elettrodomestici o giochi per bambini. A gennaio l'azienda ha invitato i clienti a restituire le bacchette per tamburo e lo strumento a percussione "Lattajo" a causa del rischio soffocamento per i bambini: la pallina di gomma delle bacchette per tamburo può staccarsi o essere svitata. “Sviluppiamo il nostro assortimento con l’intento di stimolare la creatività dei bambini e favorire il gioco - scrive Ikea sul suo sito - un bisogno naturale dei più piccoli.

I bambini non pensano alla sicurezza quando giocano, per questo dobbiamo farlo noi per loro quando creiamo i nostri prodotti. Tuttavia, nonostante siano stati testati in conformità agli standard di sicurezza, abbiamo deciso di ritirare dal mercato a titolo precauzionale le bacchette per tamburo Lattjo".

A febbraio, tocca alle plafoniere. Tre i modelli ritirati, "Hyby", "Lock" e "Rinna" per il rischio di distacco del paralume in vetro. A alcuni clienti è successo e si sono feriti, per questo l'azienda ha deciso di ritirare i prodotti sugli scaffali Ikea da anni (il modello "Lock" dal 2002).

A marzo, ancora lampade, questa volta modello "Gothem", da tavola e da terra, per rischio scossa elettrica. In caso di danneggiamento dei cavi, il corpo in metallo della lampada potrebbe provocare danni. A ricevere la scossa, scrive Ikea, sono stati due clienti e un operatore. "La sicurezza è da sempre una priorità per Ikea - si legge sul sito - e non possiamo accettare il rischio di ulteriori incidenti. Per questo abbiamo deciso di ritirare le lampade".

Aprile. Carnevale è passato da un po' ma ai bambini piace continuare a usare i costumi, per gioco. Un gioco che potrebbe diventare pericoloso con il mantello da pipistrello, ancora una volta della linea "Lattjo". L'azienda l'ha ritirato "dopo aver ricevuto alcune segnalazioni relative a tre bambini che si sono procurati graffi e abrasioni sul collo mentre giocavano. I bambini hanno avuto difficoltà a slacciare il mantello e a toglierlo".

A giugno è la volta dei frigoriferi e congelatori della linea "Frostfri", ritirati per il rischio di scossa elettrica. "Ikea invita i clienti che hanno acquistato un frigorifero e/o un congelatore Frostfri prodotti tra la settimana 45 del 2015 e la settimana 7 del 2016 a non utilizzarli e a fissare un appuntamento per la riparazione, poiché presentano un rischio di scossa elettrica.

Il pannello orizzontale dietro lo sportello nella parte superiore dell’elettrodomestico può allentarsi o staccarsi, esponendo le persone al rischio di contatto con parti sotto tensione elettrica. Per risolvere il problema è necessario l’intervento di un tecnico a domicilio. Nell’attesa dell’intervento tecnico, invitiamo tutti i clienti che hanno acquistato questi prodotti a staccare immediatamente la spina del frigorifero e/o del congelatore e a contattare il Servizio Clienti IKEA per fissare un appuntamento per la riparazione".

Da venerdì, non per un problema di sicurezza ma per una questione di ottimizzazione un operatore andrà a casa dei clienti che hanno acquistato le lavastoviglie perché in alcuni modelli, venduti tra il 2014 e il 2015, è stato riscontrato un malfunzionamento. Per sapere se l'elettrodomestico è interessato da questo problema bisogna verificare il numero di articolo (PNC) e il numero seriale (SN) indicato nella targhetta sull'elettrodomestico.

Ma come fa Ikea a controllare i numerosi prodotti, diversificati per ogni Paese? Non è semplice, poiché l'azienda vanta 289 store solo in Europa. Oltre al rispetto degli standard di sicurezza assicurato durante la produzione, c'è un controllo a posteriori, frutto delle segnalazioni di venditori e clienti. "La sicurezza dei prodotti è una priorità assoluta a Ikea - scrive l'Ufficio stampa dell'aziende ad HuffPost - e su questo non scendiamo a compromessi.

I clienti devono sempre essere sicuri che i prodotti acquistati presso IKEA sono sicuri da usare. In fase di produzione i rischio valutati e testata. Prove di verifica continue e casuali ai requisiti sono fatte da parte di terzi, anche dopo la produzione. Ma nonostante le nostre premure, capita che i clienti si fanno male. Se riceviamo segnalazione su un possibile problema di sicurezza dei prodotti indaghiamo immediatamente e in caso di rischio per la sicurezza, grande o piccola, prendiamo provvedimenti".

Come è accaduto per i frigoriferi ritirati: "Ne avevamo venduti 52 - spiega Carlotta Guerra, dell'ufficio stampa, ad HuffPost - tutti consegnati a casa del cliente, di cui avevamo l'autorizzazione al trattamento dei dati. Abbiamo chiamato 42 clienti, a 10 abbiamo inviato una raccomandata e poiché 5 sono risultati irreperibili abbiamo diramato il comunicato stampa".

Non sempre però è così semplice, perché il prodotto potrebbe essere stato venduto di più o acquistato in negozio, senza quindi lasciare un contatto all'azienda. In questo caso Ikea "aggiorna la sezione del sito relativa ai prodotti ritirati e contatta gli organi di informazione per comunicare il ritiro".

Per i clienti che restituiscono la merce mal funzionante è previsto il rimborso spese. Ma per il Codacons non basta: "A nostro avviso - dice Stefano Zerbi dell'Ufficio stampa dell'associazione consumatori - l'azienda dovrebbe prevedere anche un risarcimento del danno, perché se un prodotto ha messo a rischio la mia vita o, ancor peggio, quella dei miei bambini il semplice rimborso non basta".

Dall'inizio dell'anno Ikea ha ritirato dal mercato, in media, un prodotto al mese: "Una media alta - dice il Codacons - e secondo noi il problema è che Ikea, come molte altre aziende, per la fretta di immettere sul mercato più merce, pur rispettando gli standard europei, non effettua quel controllo in più che potrebbe garantire maggiore sicurezza".

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Articolo pubblicato il 20/06/2016