Il Condominio

Funziona se c'è un buon Amministratore

Gentile Direttore,

come 'condomino' di questa Città, dalla mia nascita nel 1946, guardando con realismo al nostro patrimonio civico ed urbanistico, credo che la prima cosa sensata sia cercare un buon nuovo Amministratore.

Quando vediamo che Fassino nasconde i problemi fondamentali della propria gestione (debiti, povertà, crepe e buche) e si vanta delle proprie qualità, ogni Torinese dovrebbe innanzitutto a cambiare l'Amministratore, senza suggestioni nè rimpianti.

Per questo l'Assemblea generale del 19 Giugno - le Elezioni Amministrative - deve vederci tutti partecipi e determinati per un cambiamento sostanziale che salvaguardi il nostro Patrimonio e metta da parte definitivamente le chiacchiere di questo politicante.

E l'alternativa necessaria e le nostre speranze possono trovare una risposta nella giovane, brillante e determinata Chiara Appendino.

Che credo abbia tutte le qualità per fare bene. 

Cordiali saluti.

 

                                                                                                GianFranco Billotti

 

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Egregio Sig Billotti,

la Sua preziosa e ponderrata osservazione mi ricorda figure storiche del passato, mulini a vento e quant'altro possa suscitare il rimpianto per ciò che si sarebbe potuto fare e non si è realizzato solo in funzione del timore di un cambiamento radicale del sistema, del non voler affrontare nuove realtà scomode alla maggior parte dello stesso elettorato torinese che tuttavia ha continuato a sostenere i vecchi retaggi che tuttora governano la Città.

La Sua opinione è altresì legittima e condivisibile perchè si basa sulla realtà dei fatti: quelli stessi che vengono sottaciuti al momento del voto per poi riprendere fiato a urne chiuse.

Oggi l'impressione generale manifesta una inquietudine generale non comune, un senso di saturazione che pretende un qualsiasi cambiamento che tuttavia sia tale e non soltanto una variazione sul tema.

Per tutto ciò, il verdetto dell'urna si fa estremamente interessante e degno di un thriller d'autore.

Tuttavia non è nelle nelle mie consuetudini manifestare apertamente un pensiero che potrebbe indirizzare o condizionare l'opinione altrui.

Posso comunque esprimere il mio personale apprezzamento per il coraggio che Lei, condomino di un patrimonio artistico e culturale di immensa caratura, ha saputo segnalare in maniera personale  ma corretta. 

Potremo sicuramente ritrovarci al termine della kermesse, al termine dell'Assemblea elettiva che è sovrana e deciderà, in questa sessione, il verdetto definitivo qualunque sia il numero dei partecipanti al voto.

E proprio in ciò sta la "bontà del prodotto", il consenso cioè che deve esser manifestato da un elettorato corposo e non dai soliti sudditi, di una parte o dell'altra, che non possono rappresentare tutta la cittadinanza.

L'esito sarà comunque lo specchio della disaffezione che i cittadini riservano alla classe politica attuale a tutti i livelli, a cominciare dal Primo Cittadino che dirà di essere il Sindaco di tutti senza specificare che buona parte di quei tutti lo subirà com'è stato finora.

Cordialità

 

                                                                                                         Massimo Calleri





 

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Articolo pubblicato il 17/06/2016